Regia di Roger Corman vedi scheda film
L'agonia della mia anima si spezza in un ultimo e lungo grido di disperazione.Dice il sommo Edgar Allan Poe.E la stessa cosa dicono gli occhi spiritati di Barbara Steele ormai irrimediabilmene prigioniera nella stanza delle torture della vergne di ferro(detta anche vergine di Norimberga,famigerato strumento di tortura medievale).Un urlo muto e allo stesso tempo straziante.Quello che non potè la natura potè la suggestione.Nicholas(un Price gigantesco) crede di aver sepolto viva la moglie(dopo che il padre aveva fatto la stessa cosa)ma non è così.Impazzisce ma saputa la verità(è tutta una messinscena) si prenderà la sua dovuta vendetta.Il racconto di Poe è semplicemente una base da cui partire per dare luogo a uno dei più selvaggi horror gotici della Corman factory.Le scenografie sono di sobria eleganza ma assalgono alla gola,la stanza delle torture sembra estratta da un museo,la violenza impazza incurante,la breve durata è un altra freccia al suo arco di tensione.Uno dei migliori risultati del sodalizio Corman/Price,un film dove tutto è un raffinato gioco di inganni e dove l'apparenza e la realtà sono sempre due cose diverse.Due parole su Vincent Price attore di straordinario impatto,capace di transfondere suggestioni shakespeariane anche in film che con Shakespeare non c'entrano assolutamente nulla....
non male
discreta
i suoi occhi nel finale urlano muti
discreto
ruba la scena a tutti
questo è no dei suoi risultati migliori
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