Regia di Chang Cheh, Hsueh Li Pao vedi scheda film
Più conosciuto col titolo internazionale di THE BOXER FROM SHANGTUNG, è una delle numerosissime pellicole di arti marziali prodotta dalla Shaw Brothers e diretta da Chang Cheh. A differenza della maggior parte dei lavori del regista, il film non è ambientato in epoca storica ma contemporanea, seguendo quindi il filone del Kung-fu moderno lanciato da Bruce Lee. La storia è simile al più riuscito IL PADRINO DI CHINATOWN, diretto sempre da Chang Cheh ma interpretato da Alexander Fu Sheng. Qui, invece, il protagonista è Chen Kuan Tai, accompagnato da altri nomi noti della scuderia della Shaw Brothers quali David Chiang e Ku Feng. La stotria vede Chen Kuan Tai nel ruolo di Yung Chen, un poverissimo giovane di Shangtung deciso a diventare ricco come un potente malavitoso, del quale ammira la ricchezza e gli atteggiamenti signorili. Giunto a Shangai con l' intento di fare fortuna, grazie alle sue strabilianti abilità nel kung-fu diventa il protetto di un trafficante di droga. Da qui, Yung Chen intraprende una carriera nel mondo della malavita, che lo porta a diventare uno dei boss più potenti, cadrà però vittima di un rivale... Il film segue storie di tradimenti e amicizie virili dall' epilogo drammatico, tipiche dello stile del regista. Come sempre si vede nelle produzioni della Shaw Brothers, i combattimenti di Kung-fu sono eccezzionali, anche se questa volta troppo esaltati. Il film è infatti violentissimo, scadendo spesso nell' umorismo involontario; basti pensare all' interminabile combattimento finale, nel quale Chen Kuan Tai combatte contro una multitudine di avversari con un' ascia conficcata nel ventre. Inoltre, lo svolgimento della storia si mostra decisamente banale e grossolano, difficile da prendere seriamente. Tuttavia, le ottime coereografie delle arti marziali riescono a salvare il tutto, restano però pochi gli altri aspetti positivi. Consigliato prevalentemente ad un pubblico di appassionati
Ottima
Ottima
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta