Pete St. John (Gere) è un "creatore di immagine", che scrive i discorsi ai politici, ne cura abbigliamento e gestualità, ne amministra le apparizioni televisive. Pete è il più spregiudicato e il più pagato, fino a quando, spinto da un soprassalto di coscienza, sceglie tra due contendenti il meno potente, ma più onesto. Realizzato con grande professionalità, il film convince sotto il profilo spettacolare, mentre la sua denuncia lascia freddi, svuotata dalla repentina conversione finale.
voto 5. Passo falso del maestro Lumet. Film poco avvincente, che tratta in modo banale il tema della politica (ma davvero i politici dicono le bugie??) e si risolve in un finale del tutto scontato e prevedibile.
Molto prima che anche in Italia la politica si "americanizzasse" (ma diciamo anche in Europa,è più giusto),e si consultassero i "guru" dell'immagine,perchè preparassero al meglio i candidati alle presidenze sul come porsi,vestirsi,pettinarsi e muoversi per catturare più voti possibile,uscì questo lavoro di Sidney Lumet,che di fatto irrobustì il declino… leggi tutto
"Power-Potere" diretto nel 1986 da Sidney Lumet, devo dire che mi è piaciuto,ma anche lasciato perplesso. La storia si svolge principalmente a Washington e racconta di Pete St. John che è un "creatore di immagine", che scrive i discorsi ai politici, ne cura abbigliamento e gestualità, ne amministra le apparizioni televisive. Pete è un uomo tra i … leggi tutto
A un professionista dell'immagine (Gere) ,capace di portare al successo qualunque candidato,viene affidato un industriale dal dubbio passato.Storia poco credibile di una presa di coscienza.Dopo "Quinto Potere" Sidney Lumet se la prende con l'influenza della pubblicita'.ma ne viene fuori una pellicola retorica e alla lunga perfino noiosa, cha sa di "vecchio"nonostante Gere (con tanto di… leggi tutto
"Le persone ti vanno a votare non per le tue idee, ma per il tuo aspetto e per come sembri e ti proponi"
Richard Gere/Pete St. John
Tema e opera più che mai attuali di Sidney Lumet, quasi una continuazione dieci anni dopo di "Quinto potere" e di alcuni suoi personaggi poiché sempre del potere manipolatorio e di suggestione delle masse di gonzi da parte dei media, si…
A un professionista dell'immagine (Gere) ,capace di portare al successo qualunque candidato,viene affidato un industriale dal dubbio passato.Storia poco credibile di una presa di coscienza.Dopo "Quinto Potere" Sidney Lumet se la prende con l'influenza della pubblicita'.ma ne viene fuori una pellicola retorica e alla lunga perfino noiosa, cha sa di "vecchio"nonostante Gere (con tanto di…
Molto prima che anche in Italia la politica si "americanizzasse" (ma diciamo anche in Europa,è più giusto),e si consultassero i "guru" dell'immagine,perchè preparassero al meglio i candidati alle presidenze sul come porsi,vestirsi,pettinarsi e muoversi per catturare più voti possibile,uscì questo lavoro di Sidney Lumet,che di fatto irrobustì il declino…
Essere o non essere: questo è il problema. Possibile che finanche il migliore spin doctor in circolazione possa avere crisi di coscienza? E, se sì, con quali effetti collaterali? Partiamo dall’analisi della traiettoria professionale ed umana del protagonista (R.Gere) tracciata dallo script; tanto sbilenca da non apparire credibile. Di sicuro scopre la coltre di mistero che…
VOTO : 6++.
Un film robusto, per buona parte convincente, ma comunque anche un po’ troppo “legato” al tema che affronta e non sempre caratterizzato dal mordente che sarebbe stato auspicabile.
Il nucleo della trama è dato dall’immagine del protagonista, un promotore di campagne pubblicitarie per gli uomini politici, in grado di porre in rilievo ciò che…
"Power-Potere" diretto nel 1986 da Sidney Lumet, devo dire che mi è piaciuto,ma anche lasciato perplesso. La storia si svolge principalmente a Washington e racconta di Pete St. John che è un "creatore di immagine", che scrive i discorsi ai politici, ne cura abbigliamento e gestualità, ne amministra le apparizioni televisive. Pete è un uomo tra i …
Sidney Lumet realizza un bel film, da par suo, ma è forse un po’ troppo per “addetti ai lavori”. Si penetra nel mondo della politica, delle campagne elettorali, della preparazione dei candidati, dei curatori d’immagine. Questo lato “documentaristico” finisce con il prevalere sulla sceneggiatura e rischia di annoiare chi non si è mai interessato…
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Commenti (2) vedi tutti
Grandi nomi, ma…non sono arrivato alla fine, una noia mortale.
commento di stokaiservoto 5. Passo falso del maestro Lumet. Film poco avvincente, che tratta in modo banale il tema della politica (ma davvero i politici dicono le bugie??) e si risolve in un finale del tutto scontato e prevedibile.
commento di PP