Regia di Blake Edwards vedi scheda film
Siamo in piena Basinger mania immergendoci in questa insipida commedia sgangherata firmata dal pur sempre valido Blake Edwards che non potè esimersi dall'ingaggiare per il ruolo di Nadia l'attrice più desiderata, intesa come bramosia, a cavallo fra gli anni ottanta e l'ultima decade del secondo millennio, non si può negare che Kim è perfetta con il crine castano e il vestito rosso nell'incarnare la pupa che non regge un alito d'alchool e scombina l'appuntamento di lavoro del povero ingenuo Walter Davies che travolto dal suo fascino non rispetta il consiglio di chi gli ha fissato l'appuntamento al buio e la lascia incautamente bere visto che Nadia ubriaca è come l'incredibile Hulk a spasso nel villaggio dei Puffi.
La Los Angeles da bere con i suoi yuppies griffati Armani è descritta con il graffio caratteristico di Edwards e la regia sciolta del vecchio maestro lascia scorrere la storia senza pause distensive, il problema è che il film non è troppo divertente e neanche un pò esilarante ma Willis e la bellissima Kim lo salvano dall'insufficenza, in più dal mio punto di vista un personaggio che è un chitarrista mancato e poi si redime appendendo al chiodo il colletto bianco per rimpugnare la sei corde va sempre applaudito in standing ovation.
L'ultima mezz'ora si trascina stancamente verso una scatola di cioccolatini che per l'ennesima volta contraddicono la filosofia di vita di quell'imbecille di Forrest Gump poichè Nadia sa benissimo quello che gli capita e soprattutto cosa gli capiterà mangiandoli.
Inebriante come una Tourtel.
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