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Wu Dang

Regia di Patrick Leung vedi scheda film

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La recensione su Wu Dang

di braddock
8 stelle

Uno dei numerosi wuxia prodotti in questi ultimi anni, piuttosto particolare nella realizzazione ma comunque molto spettaccolare e ben realizzato. La regia è ben curata con ottime scenografie e piacevoli coereografie di combattimento, che riprendono la leggerezza e l 'esitetismo tipici del genere, viene segnato anche il nome di Donnie Yen, che però non mi pare sia veramente presente nel film. Il protagonista è invece Chiu Man Ceuk nel ruolo di Tang Yunlong. Costui ha una giovane figlia ( Xu Jiao ) abile guerriera ma affetta da una malattia incurabile che non le consentirà di viere ancora a lungo. Tang decide così di farla partecipare ad un torneo di arti marziaili svolto nel templio del monte Wudang; il suo vero obiettivo è in realtà quello di rubare le leggendarie relique del monte, perchè la loro forza vitale possa far guarire la ragazzza. Qui i due fanno amicizia con un' altra donna partecipante al torneo ( Yang Mi ) pure lei interessata a queste relique. Vi è però anche un insospettabile monaco del templio bramoso di impossessarsi del loro potere, al fine di diventare imbattibile... L' aspetto migliore del film si rivelano gli splendidi paesaggi che si susseguono per tutta la durata contrinuendo ad intensificare le atmosfere ma, a parte qualche momento involontariamente comico, anche lo sviluppo della storia non è male risultando discretamente appassionante. Dal trailler non mi aveva particolarmente convinto per via dei personaggi protagonisti, invece si dimostra ben sopra le aspettatttive e con un finale molto coinvolgente. I modelli di riferimenti rimangono i film dell' inizio dello scorso decennio di Ang Lee e Zhang Yimou, le cui caratteristiche vengono riproposte in maniera quasi speculare ma sempre apprezzabile. Certo il ritmo non è elevatissimo e alcune coereografie sembrano sono più simili a delle danze che a dei veri combattimenti, ad ogni modo il risultato non è affatto malvagio e il potenziale visivo resta notevole. Ravvivato inoltre dagli indovinati giochi cromatici e dalle scene d' azione girate in modo da integrarsi all' armonia della natura circostante; attribuendo al film una sensazione spirituale molto picevole rispetto alle pellciole tutto baccano che solitamente affollano le sale cinematogrfaiche

Su Patrick Leung

Ottima

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