Regia di Pasquale Festa Campanile vedi scheda film
Un ricco ingegnere ossessionato dalla povertà, decide di sperimentarla per trovarsi preparato in caso di fallimento. Pessimo filmetto, inguardabile sotto ogni aspetto.
Insulsa commedia romantica che non fa né ridere, né sorridere, men che meno fa commuovere o sognare. Pozzetto è già modesto come attore comico, come attore drammatico è addirittura disastroso; impossibile immedesimarsi in lui che suona l'armonica e fa innamorare la bellissima vicina, già vederlo baciare è abbastanza triste. Qui, poi, riesce a essere scialbo persino nelle scene che dovrebbero divertire, cabine che crollano, porte che cadono e finestre che s'infrangono facevano appena ridere ai tempi di Stanlio e Ollio; qui non strappano nemmeno una timida risata. Un lavoro giustamente dimenticato del buon Pozzetto, lasciamolo nel dimenticatoio.
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