Regia di Dino Risi vedi scheda film
Ultimo elemento della trilogia di Poveri ma belli, vede le due coppie ormai sposate (pur con qualche complicazione: il previsto viaggio di nozze a Firenze si risolve in un’andata e immediato ritorno). Uscita di scena la Allasio, a recitare il ruolo della tentatrice subentra Sylva Koscina: mette gli occhi su Salvatori, che ha perso la memoria per un incidente e crede di essere ricco, ma poi rinsavisce (la Koscina si scrive lettere d’amore da sé, e così marca la distanza fra la sua vita agiata ma solitaria e quella del giovane che non può avere, appunto “povero ma bello”). Vengono esibiti i minuscoli status symbol di una piccola borghesia che piano piano si sta elevando socialmente. Nell’ultima scena, come naturale svolgimento, apprendiamo che ci sono bambini in arrivo: il boom è dietro l’angolo, ma non lo sanno ancora.
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