Regia di Dino Risi vedi scheda film
"Poveri ma belli" è il primo capitolo di una trilogia che personalmente considero uno dei più grandi capolavori nel panorama della comicità italiana ed ovviamente anche del neorealismo rosa. I suoi spunti sono molto semplici, per non dire banali, ma sembrano davvero realistici nella loro superba naturalezza ed è probabilmente questo il punto di forza del film. La trama è scorrevole ed esilarante e racconta con grande genuinità le avventure sentimentali di Romolo e Salvatore, due ragazzi belli, ma nullafacenti, vicini di casa, che si comportano spesso come amici-nemici e che finiscono con il contendersi una bella ragazza di nome Giovanna che ha una forte simpatia per entrambi e che non sa decidere chi preferisce, anche se alla fine si lascia andare ad un ritorno di fiamma con un suo ex un tantino manesco, mentre Romolo e Salvatore si fidanzano ognuno con la sorella dell'altro, Marisa e AnnaMaria, che avevano da sempre una cotta per loro. Dunque, tra amori contesi, amori segreti, ambienti romaneschi poveri ma allegri, la storia fa la sua bella figura riuscendo ad intrattenere col suo irresistibile stile ruvido e genuino.
Bella, simpatica e frizzante.
Belloccio e divertente, ma un po' spaccone.
Carino, simpatico e divertente, ma un po' ingenuo e stupidone.
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