Regia di Vittorio Sindoni vedi scheda film
Fra le fiction televisive di questo periodo, da par loro arrivate a precipitare a livelli ragguardevoli, Per una notte d'amore riesce perfino a spiccare - in negativo, si intende. Perchè la storia è assolutamente (e, purtroppo, involontariamente) demenziale, perchè la maniera in cui Sindoni 'allunga il brodo' per raggiungere i circa duecento minuti necessari alla messa in onda in due puntate è quasi commovente nella sua ingenuità, perchè il cast è composto quasi interamente di dilettanti allo sbaraglio che riescono perfino ad appesantire, con le loro incapacità recitative, le citate carenze di forma e sostanza dell'opera. Scritto da Patrizia Carrano, sceneggiatrice di fiducia della Rai (aveva già lavorato con Sindoni per Regina dei fiori, del 2005) e diretto da un mestierante senza infamia nè lode, questo lavoro rasenta a più riprese la qualifica di trash; un buonismo dilagante scorre lungo la trama, così come fa un fastidiosissimo senso di approssimazione e, in fin dei conti, entrambi non fanno altro che aderire alla totale mancanza di elementi sia pur minimamente sorprendenti o per lo meno destabilizzanti per il quieto andamento della storia verso il suo happy ending telefonato. Quello di Isa Barzizza è l'unico nome degno di nota nel cast; la quasi esordiente Vanessa Hessler sarà bella, ma lascia molto a desiderare dal punto di vista dell'attrice. Il problema è che in questo film fa l'attrice. Musiche adeguatamente bolse di Fabio Frizzi, di nota famiglia. 2/10.
Una cubista, una notte, rimorchia in discoteca un tizio che, dopo essersi frettolosamente accoppiato con lei, sparisce nel nulla. Lei si ritrova incinta e parte alla ricerca dello sconosciuto.
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