Regia di Bob Rafelson vedi scheda film
Bob Rafelson inscena il famoso romanzo omonimo di James Cain del 1934. “Il postino suona sempre due volte” è un film completo, ben riuscito, capace di emozionare. La bravura degli attori è certamente l’elemento più caratterizzante: la sensualissima Jessica Lange buca lo schermo dalla prima inquadratura, mentre Nicholson, forse troppo vecchio per il ruolo ma comunque sempre all’altezza, anche perché all’apice della carriera, fornisce un’interpretazione perfetta dell’uomo medio americano, capace di cambiare se stesso per amore. La trama, intrisa di struggenti sentimenti e una buona dose di pathos, è affrontata con grande maestria da Rafelson che firma il suo capolavoro personale, forte anche di una fotografia molto ben architettata (di Sven Nyckvist).
Un film dalla forza espressiva struggente, in cui le scene da ricordare, ferma restando quella, famosissima, dell’amplesso tra la farina (che presenta perfettamente entrambi i protagonisti) sono decisamente tante (come tutta la sequenza del potenziale delitto perfetto ai danni del marito oppure come la struggente conclusione, da brividi!)…
Un sogno americano lungamente agognato, ma clamorosamente andato in frantumi, una nemesi catartica del destino beffardo e bastardo che spezza il fiato ed il cuore dello spettatore con quel “the end” mai così crudele.
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