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Regia di Ümit Ünal vedi scheda film

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La recensione su Ses

di OGM
8 stelle

Segreti e bugie. Il cinema ne è pieno. Il regista turco Ümit Ünal ripropone il classico binomio in una storia ossessiva, che riguarda la giovane Derya ed una voce. Quella che la perseguita giorno e notte, durante il sonno e la veglia, e che è tale da sovrastare ogni altro rumore e da concentrare su di sé tutta l’attenzione della donna, sottraendola, per un attimo, alla percezione dell’ambiente circostante. Quell’enigmatico suono, imperioso ed aggressivo, risulta quanto mai stonato in quell’esistenza così semplice e dimessa, divisa tra la postazione di un call center e l’appartamento semideserto in cui Derya abita da sola con l’anziana madre. Ma forse in quella vita il silenzio è troppo, e chiede di essere riempito da qualcosa. D’altronde, è più che evidente che, in fondo a quel vuoto, si nasconde un tassello mancante: il pezzo che spiega il motivo delle fobie di cui soffre la protagonista, e che le impediscono di toccare i coltelli e le provocano sogni ricorrenti, come quello in cui si sente improvvisamente abbandonata da tutti. Quella ragazza è prigioniera di un’inspiegabile paura nei confronti del mondo: nonostante le insistenze della madre, che vorrebbe vederla sposata, Derya non socializza, non riesce a entrar in confidenza con nessuno, e frequenta soltanto Filiz, la sua collega di lavoro. Tutto rimarrebbe per sempre fermo in quell’aprioristico rifiuto, se non fosse per quell’eco di provenienza sconosciuta che, di tanto in tanto, la coglie di sorpresa, destandola dal torpore della noia per rapirla dentro uno strano gioco: si direbbe una sorta di caccia al tesoro, un percorso prescritto da ordini precisi, che le impongono, di volta in volta, di recarsi in un certo luogo, e di cercare un determinato oggetto. Il traguardo rimane ignoto, ma tutti gli indizi convergono inequivocabilmente  su una persona: è Onur, il capufficio di Derya, che era stato suo vicino di casa ed amico d’infanzia, prima che le loro strade si separassero. Si potrebbe sospettare un intento romantico, da parte di qualche benevola entità soprannaturale, ma un’ombra sinistra continua ad allungarsi su quell’amore apparentemente inevitabile, eppure drammaticamente impossibile. Onur è reduce da un trauma che non riesce a superare: la morte della moglie Arzu in un incidente stradale da lui stesso causato. Potrebbe essere l’anima gemella di Derya, il completamento della sua tristezza che, incontrando il suo doppio, si trasformerebbe in gioia. Le cose, probabilmente, andrebbero così, se questo fosse un romanzo rosa. Invece questo è un thriller, nel quale – lo si capisce subito – la morte è di casa.  Occorre aspettare che quel grigio velo di cupa incertezza si sollevi, e la verità venga a galla, per trovare la risposta che rimette insieme i fili di una trama apparentemente priva di senso, che appare tragica senza che, fino all’ultimo, se ne possa intuire il motivo. La soluzione può sembrare banale, ma la strada che vi conduce è lunga e contorta: è un’indagine che procede alimentando l’ansia ed il sospetto, e facendo crescere, in Derya, lo sconcerto per un fenomeno incomprensibile che la sta isolando dagli altri, trascinandola in un incubo dai contorni indefiniti. La meta è tanto invisibile quanto  inquietante, avvolta in un’oscurità densa di dubbi e di diffidenza, in cui l’alienazione è un fantasma che rincorre la sua preda, facendole sentire il fiato sul collo. La voce non molla Derya, e la incalza affinché nemmeno lei dia tregua a quell’uomo che è tanto importante, perché possiede la chiave di una porta che forse sarebbe meglio rimanesse chiusa. Ses confonde, mascherandolo con gli stratagemmi tipici del corteggiamento, un piano che interpreta perfettamente l’inconscia perversione che spesso ci induce a scavare nei posti dove, in realtà, non vorremmo mai andare a guardare. Sono i nascondigli dei ricordi rimossi, che premono per tornare alla luce. Un principio di psicanalisi spicciola che, ancora una volta, riesce a fare di un giallo familiare un piccolo, moderno racconto del mistero.

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