Regia di Liliana Cavani vedi scheda film
Liliana Cavani, con questo 'Il portiere di notte', dimostra di essere un'ammiratrice del cinema di Visconti senza purtroppo possedere il suo talento 'decadente' e la sua bravura nella messa in scena.
La prima parte, tutta giocata sugli sguardi che il portiere (Dirk Bogarde) lancia alla vittima dei suoi istinti sado-maso (Charlotte Rampling) ai tempi del Nazismo, è ben fatta ma, quando lui entra di nuovo a contatto con la donna, tutto si sfalda e diventa statico e greve fino alla tragica conclusione finale.
Per quanto riguarda il binomio sesso-morte è stato meglio trattato da altri autori, basti pensare a un film contemporaneo a questo ma di ben altro spessore, come 'Ultimo tango a Parigi'.
Venendo ai due interpreti principali, Dirk Bogarde è più credibile nei panni di portiere d'albergo che in quelli dell'ufficiale nazista mentre Charlotte Rampling al limite dell'anoressia non colpisce più di tanto.
Da salvare una Vienna livida e spettrale, grazie alla fotografia di Alfio Contini.
Voto. 5.
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