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Il portiere di notte

Regia di Liliana Cavani vedi scheda film

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La recensione su Il portiere di notte

di LorCio
8 stelle

Già dai primi dieci minuti ti accorgi che Il portiere di notte è tutt’altro che un film mediocre. Anzi, a ragione lo si può considerare il capolavoro della discontinua e contraddittoria Liliana Cavani. Giocando sulla fuga dal tempo perduto sin dall’inizio con quegli sguardi laconici e stupiti che hanno tutto un mondo dentro, Cavani e il suo fido sceneggiatore Italo Moscati (assieme a Barbara Alberti ed Amedeo Pagani) costruiscono un malsano e perverso romanzo incentrato sui fantasmi della memoria, sul peso del passato e sull’impossibilità della rimozione. Sadomasochista, perverso e squilibrato, il film viaggia sul minaccioso filo del dolore imperfetto che vuole diventare perfetto rievocando il dolore stesso, che col tempo ha preso il volto dell’ossessione, finanche dell’amore. Amore malato, certamente, ma chi può definire lo sbaglio?

 

Alternando contemporaneità ambigua (l’algida e funerea Vienna dei fine anni cinquanta), flashback invadenti (le scene naziste, di grande effetto; Salomè), natura onirica (incubo o sogno, dipende da chi vede e da come la si vede) ed anche opera lirica (Il flauto magico di Mozart), la storia si architetta con originalità, riuscendo ad entrare nelle pieghe, ad analizzare il lato disumano dell’umano, facendoci perfino allontanare dalla questione che c’è di mezzo pure la politica, peraltro la peggiore politica di sempre. Sì, c’è anche la politica, ma è funzionale, serve a render conto sulle dinamiche dei protagonisti, è la connessione col presente da cui evadere in un contesto di isolamento. Un film sul rapporto delittuoso tra vittima e carnefice, in cui vige la legge del più forte che è al contempo il più insano. Stupenda confezione con Alfio Contini ad illuminare nel modo più freddo possibile l’allucinante messinscena e i preziosi costumi di Piero Tosi; direzione degli attori esimia, con l’anoressica Charlotte Rampling e l’inquietante Dirk Bogarde a dare vita a siffatti personaggi nunzi della morte.

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