Regia di Liliana Cavani vedi scheda film
Sesso e violenza, amore nel senso carnale del termine inquadrato in un rapporto vittima-carnefice che soddisfa entrambi. Il portiere di notte è un film lento, statico, di pochi dialoghi significativi, più che altro fotografato (e bene), ma dal ritmo blandissimo e stanco nella narrazione. La coppia Bogarde-Rampling è un po' moscia, ma nel contesto probabilmente non si poteva dare molto di più; la parte più interessante del film, nonostante la centralità della storia d'amore, passione e sadomasochismo, è ad ogni modo la caccia finale alla coppia, quando gli ex nazisti in pratica dichiarano ed eseguono la condanna a morte del portiere e della sua amante.
Vienna, 1957. Il portiere di notte di un albergo, ex SS, reincontra la donna ebrea, cliente dell'albergo, che fu la vittima delle sue torture e dei suoi stupri in un campo di prigionia. Fra i due sboccia di nuovo la passione sadomasochista, ma alcuni ex commilitoni del portiere, temendo di essere scoperti, non gradiscono questo rapporto: dovranno eliminare i due amanti.
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