Regia di Guendalina Zampagni vedi scheda film
La famiglia Rienzi trascorre l’estate nella vecchia casa di campagna in Toscana. Il 15enne Matteo, rimandato in ben tre materie, scopre i palpiti del primo amore. Sua sorella Eleonora, ragazza madre, vive l’indecisione di una maturità che non vuole affermarsi: vorrebbe svelarsi all’uomo che le ha donato una figlia, ma non sa se sia quello giusto o meno. Intanto Giulio, che si è infilato nella famiglia con la scusa di dare ripetizioni a Matteo, è innamorato di Eleonora. Mentre i genitori tentano di mascherare una profonda crisi matrimoniale: lui, reduce da un infarto, la tradisce sistematicamente; lei, in piena menopausa, osserva, non parla e pare rassegnata su ciò che le accade intorno. Un’estate, insomma, di nuovi inizi e inevitabili epiloghi. Dedicato alle anime fragili, l’opera prima di Guendalina Zampagni, scritta da Tommaso Avati (figlio di Pupi) è una piccola storia che ha il tocco elegante di una donna e i limiti di un’opera che crede troppo poco in se stessa. C’è molto pudore e rispetto, c’è tolleranza e uno sguardo sul mondo che ha l’ambizione di perdonare tutti per non scontentare nessuno. Buono il cast capitanato dai veterani Alessandro Haber e Pamela Villoresi, con Diane Fleri scheggia impazzita a rompere gli equilibri. Dolci ricordi familiari cadenzati sulle note di svariate canzoni, da Caccia alla volpe di Pierangelo Bertoli a Balla di Umberto Balsamo, senza dimenticare l’immancabile Vasco. Nostalgie diffuse, profumi di campagna.
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