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Quell'estate

Regia di Guendalina Zampagni vedi scheda film

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La recensione su Quell'estate

di Baliverna
8 stelle

E' un piccolo film, ma posso definirlo riuscito. I personaggi sono diversi, e sono definiti e interpretati propriamente, sicché sono tutti credibili e realistici. Anche i dialoghi sono ben scritti.
Tra gli attori si distinguono la Villoresi e Haber; quest'ultimo in particolare ha momenti molto buoni, in cui emergono l'umanità e la miseria del suo personaggio.
Il quadro della vita che il film costruisce è abbastanza precario: relazioni sbagliate, debolezze, vigliaccherie, delusioni, tradimenti, anche se nel finale c'è una piccola virata di ottimismo.
Facendo riferimento alla scheda del film, l'insieme non mi sembra conciliante o assolutorio. La figlia quanto a ragazzi prende parecchie cantonate, e il fusto con la barba è il tipico seduttore che fa lo sbruffone finché la ragazza non resta incinta (perché poi fugge). Il fratello, dal canto suo, prende diversi smacchi dalla ragazza che gli piace, tipa per altro piuttosto ambigua. Su tutti, il personaggio del padre (Haber) è un uomo debole e vigliacco, che si degrada con una relazione adulterina che aveva promesso di troncare. Infine, viene umiliato da suo figlio, che lo pizzica con l'amante; in quel momento diventa proprio patetico. E la moglie a casa a piangere. Insomma, non mi sembra uno di quei film che giustifica o mette a posto tutti.
L'ambientazione nel 1981 ha più un valore autobiografico (per lo sceneggiatore?) che di una vera ricostruzione di un'epoca, perché, oltre a qualche macchina di quegli anni e qualche telefono col disco, non rimane molto. Del resto, è essenzialmente un film sentimentale, anche se non romantico, che parla più dell'interiorità che dell'esteriorità.
La pellicola è stata sceneggiata da Antonio Avati, figlio di Pupi, il quale non si può dire che imiti il padre; tuttavia è innegabile che sull'insieme aleggi un'indefinibile e impalpabile aria avatiana.
A giudicare dal numero di recensioni oltre la mia (cioè 0), il film ha fatto tonfo in Italia. Però non se lo meritava affatto, soprattutto se penso a quali film fanno invece successo. All'estero, invece, sta passando ancora per le sale con buoni risultati. E' doveroso ora concedergli una rivincita nel nostro paese, almeno per televisione e in orari decenti.

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