Regia di Gianni Amelio vedi scheda film
Visto con soddisfazione al cinema, all'interno di una rassegna dedicata a Volontè. Si tratta del processo ad un pluriomicida,
reo confesso, per il quale viene chiesta a gran voce la pena di morte ( siamo in periodo fascista ). Il Giudice è un uomo retto,
ininfluenzabile e soprattutto votato alla ricerca della verità. Volontè interpreta un personaggio complesso, diverso, ma al
tempo stesso così semplice da comprendere. Fantastichini interpreta, molto giovane, l'imputato che si finge pazzo ed è
maledetto e credibilissimo. Un ottimo film contro la pena di morte : " Attraverso la coscienza inquieta, tormentata e limpidamente coerente del Piccolo Giudice, Porte aperte pronuncia un giudizio morale che si fa cifra esistenziale e scelta politica: il rifiuto della macchina del potere e della sua potenza totalizzante, dell’intolleranza e del suo meccanismo di oscuramento e obnubilazione delle coscienze, dell’unilateralità del pregiudizio e della sua pretesa di essere onnipervasivo e onnigiudicante " GIUSEPPE PANELLA
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