Regia di Gianni Amelio vedi scheda film
Una bella scenegiatura dello stesso regista, di Vincenzo Cerami, ormai un grande uomo di cinema, ed Alessandro Sermoneta, vecchia conoscenza di Amelio e specializzato in operazioni come queste. Non dimentichiamo la provenienza, che è quella dal libro di Sciascia, che una volta tanto Amelio rispetta moltissimo, non prendendone solo lo spunto. Arriva all'anima del soggetto e ne carpisce in pieno l'umore. Mai un film gridato, ma pieno di pieghe sottili, sguardi, mezze parole, che portano ad una non troppo chiara verità. Senz'altro fra i migliori del regista; uno cinerma allo stato puro, non c'è una scena piatta, ma un film che sa girare attorno al suo racconto e ci coinvolge fino all'ultima scena. Un racconto privato che prende le coscienze dei grandi che stanno a guardare e giudicare; un'ambientazione che riguarda il 1937, ma che sa di presente fino a stordirci. Candidato all'Oscar, e sprecato dato che nessuno lo ha sostenuto, come sempre succede nel cinema italiano, a meno che un produttore abbia agganci suoi privati. Riempito di premi in Italia, giustamente, con in testa un grandissimo Volonté, di cui sentiamo una nostalgia infinita rivedendolo nello schermo; in fondo il cinema viveva grazie anche ad attori come lui, che davano la spinta per fare determianti film.
Bellisma la fotografia di Tonino Nardi, che segue la storia con scorci davvero importanti.
Un ragioniere siciliano compie in pochissimo tempo tre omicidi, fra cui la moglie, si autoaccusa immediatamente, ma un giudice cerca di capire la sua situazione, non cedendo neanche a ricatti politici.
Piersanti dà le sfumature giuste, per un film che non necessità di urli
Attore che non ha avuto rimpiazzi, come se poi potessero esistere..!Un interpretazione diversa dalle sue origini, tutta a togliere, ma niente è tolto alla nostra emozione
Attore scoperto dallo stesso Amelio in I ragazzi di Via Panisperna. Qui raccolse un'infinità di premi, anche internazionali, una vera rivelazione, che però negli anni non ebbe moltissime possibilità, avendo anche un carattere tutto di un pezzo e non volendo venire a compromessi di mestiere, ha fatto televione solo in cose di qualità e teatro, e vivere così non è facile per un attore, ma lui ce l'ha fatta, visto che in quest'ultimo anno abbiamo avuto l'onore ed il piacere di riaverlo nei nostri schermi e non per film inutili.
Un bel ruolo, significativo e da ricordare per questo attore davvero superbo. Un attore scoperto dai nostri grandi del cinema e che è sempre stato coerente per una scelta di copioni di qualità.
UNa grandissima regia, un film da vedere e rivedere, non c'è odore di noia, ma di grandissimo cinema
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