A Parlermo, nel l936, l'impiegato Tommaso Scalia ha ucciso la moglie, un superiore e un collega. Al processo, lo aspetta dunque la condanna a morte, ma il giudice a latere Vito Di Francesco riesce, contro l'opposizione di tutti e con la comprensione di un solo giurato, ad impedire una sentenza che egli considera altrettanto barbara che l'omicidio. Ne avrà, inevitabilmente, la carriera stroncata.Dal romanzo di Leonardo Sciascia, Gianni Amelio trae un film di alto impegno civile e di forte impatto pur nel rifiuto della facile spettacolarità. Un capolavoro di sobrietà e di tensione morale. Una storia di ieri, per il nostro oggi.
Trattasi di un ottimo film di impegno civile, molto ben sceneggiato, diretto e interpretato. A mio parere, poi, Fantastichini è stato superlativo, nel ruolo interpretato. Voto: 8.
Ricordo d'averlo visionato almeno 15 anni fa perchè ricordo bene una scena molto forte nei primi 20',per il resto è una Pellicola certamente che rimane impressa per vari motivi ma tutto il lato processuale (seppure di buona fattura ...) può stancare.voto.5.5.
Un ottimo film dove si guarda senza troppi fronzoli alla sempiterna lotta tra la voglia di giustizia sommaria e risarcitoria e la necessità di non considerare la condanna come una forma pedagogica di insegnamento al popolo perchè non delinqua
Tommaso Scalia, colpevole di triplice omicidio premeditato, fu giustiziato nel 1938 a Palermo dopo il processo di appello che commutò in pena capitale la condanna all’ergastolo comminata in prima istanza.
Il giudice a latere Di Francesco, quello del primo processo, nel frattempo era stato trasferito in una pretura di montagna. Non avrebbe più intralciato,… leggi tutto
La Sicilia, le istituzioni, le lotte ideologiche: è un romanzo di Sciascia. Ben trasposto da Amelio, molto leggero, quasi distaccato nonostante le tematiche forti, molto più interessato ai dialoghi e alle dinamiche fra i personaggi che ad una semplice ricostruzione di fatti. Fantastichini se la cava bene, poi c'è Volontè che tanto per cambiare non sbaglia un colpo. leggi tutto
E' un film bello ed ostico questo di Amelio, due anni prima che ci regalasse quel capolavoro che è "Il ladro di bambini". Ostico perchè il cuore della vicenda si dipana poco alla volta come una nebbia sottile, e quando arriva "la luce" sembra di respirare una boccata di aria pura dopo quasi due ore di sottile tensione psicologica. Il caso del modesto impiegato Scalia in una Sicilia…
Un film contro la pena di morte, quando (si era nell’89, dopo un decennio di istupidimento, politicamente programmato) di film impegnati in Italia non se ne faceva quasi più. Ma in sé pieno più di ombre che di luci. Lento, bisogna aspettare 76 minuti (sui 105 totali) per avere qualcosa d’interessante (la sorprendente svolta passionale nel giallo). Amelio si perde…
Tratto da un romanzo di Leonardo Sciascia è un buon film questo di Gianni Amelio.
Ambientato in epoca fascista è un film contro la pena di morte all'epoca applicata sotto il regime
Da sottolineare la sempre ottima prova di Volontè ed anche di Ennio Fantastichini.
Sceneggiato dal regista con Vincenzo Cerami.
Musiche di Franco Piersanti
Durante il ventennio fascista, un uomo uccide la moglie, il capo ed un collega. La legge prevede la fucilazione, ma un giudice contrario alla pena capitale gli fa avere l'ergastolo...
Porte aperte è un esemplare film d'impegno civile, costruito accuratamente e finemente dall'inizio alla fine ed estremamente coinvolgente. Si svolge per la maggior parte in un'aula di tribunale ma…
Visto con soddisfazione al cinema, all'interno di una rassegna dedicata a Volontè. Si tratta del processo ad un pluriomicida,
reo confesso, per il quale viene chiesta a gran voce la pena di morte ( siamo in periodo fascista ). Il Giudice è un uomo retto,
ininfluenzabile e soprattutto votato alla ricerca della verità. Volontè interpreta un personaggio complesso,…
Porte aperte ha un solo difetto, il ritmo soporifero. Per il resto è un film praticamente perfetto, dominato dal personaggio di Volontè ma con un Ennio Fantastichini che offre sicuramente la prova migliore, impersonando una figura prima succube, poi al limite della pazzia ed infine lucidamente calcolatrice. Ci si aspetterebbe sicuramente qualcosa di diverso, le minacce al giudice,…
Con qualche giorno di ritardo ho deciso di rendere omaggio ad un monumento del cinema italiano e mondiale,il 6 dicembre è stato l'anniversario della morte di Gian Maria Volontè,vent'anni fa durante le…
Volontè, nei panni di un giudice ai tempi del fascio, di fronte a un reo confesso di 3 omicidi lotta fino alla fine contro opinione pubblica e poteri forti affinchè la pena di morte non si applichi. Quando tutto sembra perduto una radice di civiltà attecchisce nella coscienza di un giurato. Strepitoso il dialogo finale. Magistrale come sempre Gian Maria Volontè.
"Tutti i processi sono uguali, i responsabili della pena di morte sono coloro che la procurano. Bisogna uccidere coloro che attentano alla sicurezza dell'ordine pubblico" Tommaso D'Aquino. E' un santo a pronunciare quest'aforisma.Una "perla" saggia che si giustizia da sola.Un presidente di giuria fascistoide dice queste parole al giudice Vito Di Francesco.Uomo progressista il Di Francesco,…
Primo film importante per Gianni Amelio, 1989, e ultimo film importante per il più grande attore italiano di sempre, Gianmaria Volontè. Sceneggiatura "de fero" da Leonardo Sciascia. Non poteva che uscirne un film straordinario, che oltre al grande rigore cinematografico di Amelio, ha anche una fortissima connotazione di cinema civile, con una riflessione atemporale sull'utilizzo della condanna…
Eccoci al secondo appuntamento di FILMCALENDARIO. Ovvero le date nei film. Consiglio a chi non sa bene di cosa si tratta di leggere la prima playlist della serie. In questa ci sono 2 film drammatici, 1 di azione, 1…
In un Paese che sembra avvitarsi sempre più su se stesso fino a strozzarsi, ci si dimentica che esistono nicchie di eccellenza spesso dimenticate. In… segue
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Commenti (9) vedi tutti
Trattasi di un ottimo film di impegno civile, molto ben sceneggiato, diretto e interpretato. A mio parere, poi, Fantastichini è stato superlativo, nel ruolo interpretato. Voto: 8.
commento di Roberto MorottiRicordo d'averlo visionato almeno 15 anni fa perchè ricordo bene una scena molto forte nei primi 20',per il resto è una Pellicola certamente che rimane impressa per vari motivi ma tutto il lato processuale (seppure di buona fattura ...) può stancare.voto.5.5.
commento di chribio1Un ottimo film dove si guarda senza troppi fronzoli alla sempiterna lotta tra la voglia di giustizia sommaria e risarcitoria e la necessità di non considerare la condanna come una forma pedagogica di insegnamento al popolo perchè non delinqua
leggi la recensione completa di galavernaEsemplare film d'impegno civile.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiLe porte vanno chiuse, quando è necessario, se per proclamarle aperte bisogna a tutti i costi uccidere Caino.
leggi la recensione completa di yumeOpera di sostanza, Volonté ormai una sicurezza per questo genere di film, una Sicilia catturata nei suoi migliori particolari.
commento di sillabaVoto 7,5 Convinto
commento di luca826Molto bello e benissimo interpretato dai protagonisti. Bellissima la figura del giurato popolare-agricoltore. Voto 7,5
commento di jeffwineBello e crudo, grazie soprattutto al contributo di Gian Maria Volonté. Debitamente appiccicosa l'ambientazione siciliana.
commento di zio_ulcera