Regia di Lenny Abrahamson vedi scheda film
TFF 2012 - TORINO XXX
C'era una certa curiosità al pensiioero di ritrovare un regista sensibile come Leonard Abrahamson che tanto fu apprezzato alla Quinzaine des Réalisateur nell'ambitpo del Festival di Cannes, anni fa col suo emozionante ed intimo "Garage".
E se questo suo ultimo film non riesce certo ad uguagliare l'intensità e la purezza della sua precedente pluripremiata esperienza, va certamente dato atto che Abrahamson ha il dono raro di saper far affiorare con una intensità non comune i sentimenti piu' nascosti dell'animo umano.
Qui il film si sviluppa nel profondo senso di colpa che va via via maturando nell'animo di un bel ragazzo della Dublino privilegiata e colta; un giovane biondo, attraente, atletico, col carisma del leader, generoso ed altruista con i ragazzi piu' giovani, attrattivamente irresistibile tra le ragazze del college.
Una notte di svago come tante, un attimo di ira per una ragazza contesa, e anche l'uomo piu' fortunato, razionale ed illuminato tira fuori la bestia che è nascosta in sé provocando la tragedia: una morte per pestaggio di un compagno rivale d'amore, ma col quale non sussistevano particolari conflitti e rancori.
E il peso sempre piu' insopportabile di un groppo in gola che lentamente ti soffoca, ma che pian piano riesce ad essere ingoiato nel sotterfugio e nella menzogna.
La morte rimane anonima, nonostante la volontà di costituirsi sfiori il giovane, quantomeno per placare l'angoscia interiore che brucia dentro e riesce a tratti ad invadere lo spettatore: aspetto positivo quest'ultimo, segno di una regia coinvolgente e di una scrittura che lascia il segno, qualità in entrambi i casi per nulla scontate.
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