Regia di James Mangold vedi scheda film
Rifugiatosi a vivere come un eremita nei boschi del nord, dopo i drammatici avvenimenti che avevano portato alla morte dell'amata Jean Grey, Logan, ormai non più Wolverine, riceve la visita di Yukio, mutante dai poteri di preveggenza, inviata dal signor Yashida, ricchissimo industriale giapponese al quale l'uomo dallo scheletro di adamantio aveva salvato la vita molti anni prima. Il vecchio sta morendo e vuole incontrare Logan per fargli una proposta...
Secondo spin-off della saga degli X-men dedicato a Wolverine, il film di James Mangold trasporta il personaggio Marvel in un'avventura giapponese a base di ninja, yakuza, samurai e tutto il consueto immaginario del Paese del Sol Levante. Il risultato non entusiasma, ma tutto sommato intrattiene piacevolmente, con qualche punta di eccellenza (l'incredibile scontro sullo Shinkansen, il celeberrimo treno proiettile). Cast adeguato: Hugh Jackman è un gran Wolverine, anche se il suo fisico imponente non corrisponde al personaggio a fumetti, concepito come un fascio di muscoli (e adamantio) in soli 170 cm di altezza. Da segnalare la presenza dell'attore giapponese naturalizzato italiano Hal Yamanouchi.
Passabile: 6/10.
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