Regia di James Mangold vedi scheda film
Dopo aver ucciso Jean Grey, Logan si ritira a vivere come un animale selvaggio, ma dal suo passato rispunterà una vecchia conoscenza nipponica. La prima ora è interessante, col parallelismo tra Wolverine (che di per sé è una specie di eroe western) e la figura del ronin, che riporta alla mente (molto alla lontana...) i samurai di Yojinbo trasformati in cowboy da Leone in Per un pugno di dollari, ed il tormento per la morte di Jean che, al contrario di quanto accaduto in Conflitto finale, qui viene realmente fatto percepire come importante. Dal momento in cui amoreggia con la ragazzina invece torna su binari molto più blandi e degenera in una mezz'ora finale fracassona veramente indigesta. Però Mangold, anche quando si trova ad avere a che fare con script un po' pezzenti come questo, ha più gusto di tanti altri mestieranti. Molto gradita la presenza di Hal Yamanouchi.
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