Regia di George Miller vedi scheda film
Un mondo post apocalittico non poi così lontano da noi.
Mai giudicare un libro dalla copertina; E' questa la frase che rappresenta più di tutto questo film che all'apparenza può destare punti interrogativi e scetticismo, ma che clamorosamente e inaspettatamente, fuori esce dalle sabbie con dei punti di forza e dei momenti di cinema altissimi da tutti i punti di vista. Non si tratta di sole macchine futuristiche pronte a far baccano e lasciare orme deturpando tutto ciò che incontrano, si tratta di tecniche e della potenza della storia, si tratta di alcuni folli dettagli, di obiettivi che diventano comuni, di cattivi che assoggettano il popolo, di un mondo in cui acqua e benzina rendono cieco il potere. A pensarci bene, non poi così lontano da noi questo futuro post apocalittico dopotutto.
George Miller prima o poi lo avrebbe (ri)fatto, non si può non ascoltare il dolce richiamo degli effetti speciali, soprattutto visto il percorso di evoluzione tecnologica avuta negli ultimi anni, e Mad Max, rappresentava un occasione troppo ghiotta da farsi sfuggire. Ci aveva già provato e ci era già riuscito il buon vecchio George, con i primi due film ispirati a questo mondo usciti rispettivamente nel 1979 (Interceptor) e nel 1985 (Mad Max - Oltre la sfera del tuono). In seguito, Miller ha chiuso a chiave il sogno nel cassetto di realizzare Fury Road per molti anni, posticipando la produzione, per poi sospenderla e per poi riprenderla nel 2012 facendo si che quel cassetto si aprisse e portasse sul grande schermo un mondo più completo, più complesso e costellato da effetti speciali che i primi due film, realizzati molto tempo fà, non si sognerebbero neanche.
Australia. In un mondo post apocalittico governato da sabbia e desolazione vaga Max (Tom Hardy), un ex poliziotto che fà a pugni con i fantasmi del suo passato che gli tornano alla mente di continuo. Dopo una presentazione di poche parole (perchè lui è di pochissime parole!) viene inseguito e poi catturato dai Figli della Guerra, un orda di combattenti dalla pelle tinta di bianco comandata dal furioso e inquietante Immortan Joe, comandante bellico che controlla grazie alle sue riserve infinite di acqua, la popolazione che si trova nella zona limitrofa vicino Fury Road.
Max viene tenuto prigioniero come "donatore universale di sangue", compito che gli viene riservato per rinvigorire con delle trasfusioni i Figli della Guerra convalescenti e deboli. In questo preciso momento, facciamo la conoscenza di Nux (Nicholas Hoult), personaggio che a mio modo di vedere, è colui che all'interno della pellicola mostra il più grande tragitto interiore ed esteriore.
In tutto questo lasso di tempo ci viene mostrato il modo in cui il potere di Immortan Joe rende schiave le persone. Vaghiamo nelle sue stanze e vediamo il modo in cui ottiene il "latte di madre", o più semplicemente latte, ottenuto da donne formose che metaforicamente possono rappresentare animali da mungitura e che, il signore della guerra, ha reso schiave. Osserviamo il modo in cui fà assaporare l'acqua solo per un attimo al popolo, per poi togliergliela elargendo giudizi quasi propagandistici e politici.
"Ricordate, amici miei. Non bisogna mai diventare schiavi dell'acqua, o l'acqua si impadronirà di voi, e allora soffrirete quando mancherà."
L'immagine storica del potere al di sopra di tutti prende piede e sovrasta, convincendo a gesti senza senno e senza pietà popoli o eserciti accecati dalla figura idealizzata che potrebbe portarli alla vittoria o alla vita nel suo significato intrinseco di immortalità e gloria divina. Le frasi tuonano, il messaggio sembra quasi provenuto da un messia che, attraverso l'accuratezza delle parole e delle proprie capacità oratorie, rende sè stesso l'unica figura da seguire attraverso una propaganda sociale che rende tutti ciechi di fronte l'effettiva realtà delle cose.
In quel momento, pronta a partire con la sua blindocisterna, l'Imperatrice Furiosa (Charlize Theron) viene acclamata a gran voce ed è pronta a partire per andare a recuperare il prezioso carburante dalla vicina Gas Town. Ma subito dopo la partenza, Furiosa cambia strada e nel frattempo, Immortan Joe si accorge che le sue Cinque Mogli predilette per la procreazione sono sparite. Ha così inizio un meraviglioso inseguimento intriso di effetti speciali, suoni, colori e azioni spettacolari. In mezzo al frastuono dei grandi motori, troviamo anche Nux urlante ed esaltato, con Max attaccato alla parte anteriore della vettura per continuare la trasfusione con il figlio della Guerra. Si inneggia al Valhalla, si inneggia ad una vita promessa dopo la morte, Figli della Guerra costruiti alla perfezioni e con l'istinto e la credenza Norrena ad accompagnarli in un mondo dove la conquista è pane quotidiano.
Bellissima la fotografia e gli effetti speciali, entriamo in una tempesta di sabbia dove l'elettricità dei colori si mischia con gli spari e la tensione formando scintille che fanno volare via veicoli e corpi esanimi. Viaggiamo in un mondo convalescente e malato, ma sempre affascinante e grottesco al punto giusto. Uno dei punti più alti dell'intero film è la scena dei corvi in primo piano in questo paesaggio lugubre con la blindocisterna sullo sfondo, personalmente mi è dispiaciuto non vedere e non sapere di più riguardo questi personaggi. Spettacolari i dettagli che riempiono e si prendono la scena di fronte agli attori a lavoro, su tutti, il folle chitarrista che ci accompagna con assoli metal duri e carichi durante tutti gli inseguimenti, si dimena sopra la pedana mentre la sua chitarra ad ogni nota che riempie l'aria fà traboccare fuoco dall'estremità. Bellissimo il personaggio del Fattore seppur si vede per poco, ma la sua follia resta impressa nella mente. Nota importante anche per le Molte Madri, donne forti e coraggiose nella loro anzianità.
Nel cast Tom Hardy (Max) attore sempre più forte, talentuoso e carismatico che anche nella sua semplice fisicità riesce a farsi capire. In questa pellicola non parla molto, il suo personaggio è rude, introverso, quasi emotiviamente sedentario ma rispecchia perfettamente le caratteristiche dell'eroe silenzioso che fà parlare le sue azioni. Charlize Theron (Furiosa) offre alla sua interpretazione una serie di emozioni contrastanti che si battono tutte insieme allo stesso tempo sul suo viso. E' decisa, è forte, è sicura, ma è anche fragile, ha anche paura, in lei si dimenano tanti demoni che vediamo scorrerle addosso soprattutto nella sequenza in cui si accascia in ginocchio in un deserto che il vento rende informe, bravissima. Giganteggia Nicholas Hoult (Nux) giovane attore che presta il suo viso ad una sorta di Gollum/Smeagol facinoroso e intraprendente e pronto a farsi AMMIRARE dal suo signore, bello il percorso del suo personaggio che riscopre tanti fondamentali umani che aveva perso da tempo.
Durante la notte degli Oscar 2016, Mad Max ha vinto 6 statuette d'oro per le categorie "Miglior Scenografia", "Miglior Montaggio", "Miglior Sonoro", "Miglior Montaggio Sonoro", "Migliori Costumi" e "Miglior Trucco e Acconciatura" sbancando nel vero senso della parola. Devo ammetterlo, rimasi esterrefatto e anche un pò incredulo, ora l'ho visto e riesco a capire benissimo per quali motivi è valso tanta gloria.
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