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Mad Max: Fury Road

Regia di George Miller vedi scheda film

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La recensione su Mad Max: Fury Road

di will kane
8 stelle

Riprendere una serie tanti anni dopo l'ultimo episodio può catturare di nuovo l'interesse di potenziali fans,  ma anche possibili delusioni, oppure incontrare un interesse ormai defluito , per via anche del ricambio generazionale. "Fury road", annunciato quarto capitolo delle avventure desertico-apocalittiche dell'ex-poliziotto Max Rokatanski, arriva a trent'anni precisi dal terzo film, ed inizialmente era stato contattato l'attore lanciato proprio dal primo "Mad Max" nel '79, Mel Gibson: poi George Miller, dopo aver riscosso il "no" dalla stagionata star, ha optato per dare un volto nuovo al suo eroe, e ha messo Tom Hardy negli sdruciti panni del giustiziere errabondo che attraversa un'Australia ridotta ad una distesa di terra arida. Come sappiamo fin dal primo film della serie, non verremo a sapere molte cose del microverso immaginato dal regista e sceneggiatore: le storie di "Mad Max" sono come segmenti, stralciati da un racconto più lungo, e su molto di quel che vediamo tocca fare deduzioni e trarre conclusioni personali. Giocato su un inseguimento "totale", "Fury road" si risolve in due ore di azione pura, con rarissime pause, e curiosamente lascia spazio ad una coprotagonista che quasi si prende il film, la "Furiosa" interpretata da Charlize Theron: come John Rambo e Terminator, Max Rokatanski è da primato della parsimonia verbale, e Tom Hardy presta una fisicità intensa al ruolo, che in alcuni momenti fa ricordare Marlon Brando da giovane. Avvincente e tirato allo spasimo nelle sequenze di lotta e scontri tra mezzi di locomozione, è composto da un'energia freschissima, nonostante l'età del regista non verde, e da una forza visiva rara, tra i colori saturi o sfumati, cesellati dalla splendida fotografia di John Seale: e se l'eroe del titolo è decisivo, è vero anche che è uno dei film d'azione in cui le donne hanno un ruolo di peso maggiore degli uomini, quasi in controtendenza rispetto a molto cinema hollywoodiano, e il finale è coerente con il personaggio e con la sua natura instabile e schiva. Annunciato un nuovo episodio, per il momento questo è il migliore della serie,a giudizio di chi scrive.

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