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Ghost Academy

Regia di Javier Ruiz Caldera vedi scheda film

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Scarlett Blu

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La recensione su Ghost Academy

di Scarlett Blu
8 stelle

Ghost academy (in originale Promocion fantasma) è un film spagnolo del 2012, del regista Javier Ruiz Caldera, qui credo al suo debutto.

Sono rimasta piacevolmente sorpresa da un prodotto intelligente che sa far divertire e si concede qualche riflessione seria sulla condizione dell’ adolescenza, quell’età difficoltosa e complessa che fa sentire i ragazzi fuori posto ovunque, inadeguati e allo stesso tempo intrappolati – come lo sono in effetti i protagonisti di questa storia - in una fase delicata di cambiamento e passaggio.

 

 

È una commedia molto ben strutturata e prende in giro bonariamente il genere horror rimasticando in chiave comico/grottesca e un poco demenziale alcuni elementi tipici dei film dell’orrore.

Le attinenze più facili sono con film come  Il sesto senso, o The others, ma l’elemento drammatico è ridotto al minimo, semmai si può parlare di un teen movie che usa la figura del fantasma in maniera simbolica per esprimere altro, e ci riesce davvero bene.

 

Il film si apre con un tormentone discotecaro e balletto annesso di qualche anno fa, Saturday Night di Whigfied, e lungo il film si incontreranno altri pezzi memorabili degli anni ‘80 e ‘90 che mi hanno dato la sensazione di tornare indietro nel tempo.

 

cast

Ghost Academy (2012): cast

 

Durante una festa di fine anno scolastico, uno fra gli studenti, Modesto, nome che forse qualifica il temperamento schivo del personaggio, ha il suo primo contatto col mondo degli spiriti, esperienza che lo condizionerà negli anni a venire.

Modesto vede i fantasmi fin da ragazzo, e non bastano le sedute (spassosissime e ironiche, con fantasma annesso) dallo psicologo per risolvere il problema.

Diventato insegnante, passa da un istituto all’altro portandosi dietro il suo dono ingombrante, finché non arriva a Monforte, collegio scolastico infestato dai fantasmi di 5 studenti deceduti 20 anni prima, in un incendio della biblioteca.

La sua prima reazione sarebbe quella di fuggire come ha sempre fatto, ma la preside dell’istituto, convinta che nella scuola ci sia effettivamente qualcosa di strano, convince il restio insegnante a prendere in mano la situazione e fronteggiare il problema della comunicazione con questi spiriti un po’ burloni che si divertono – e noi con loro - a terrorizzare professori e allievi.

In realtà sono una sintesi del mondo giovanile/adolescenziale: il ragazzo problematico e ostile, la ragazza in cinta e la secchiona occhialuta, lo sportivo e lo sfigato che anche da fantasma si porta addosso i postumi di una sbornia, tutto raccontato senza inutile enfasi, ma tanta naturalezza che rende tutto coinvolgente.

 

Cosi mentre la trama e le immagini colorate, piene di vita, si dipanano chiare e lineari, scopriamo che ci sono conti in sospeso, esami, esperienze del passato da risolvere, dolori, paure e sensi di colpa che devono guarire, ci sono i problemi degli adolescenti, le loro domande sul futuro e l’insofferenza verso il presente senza svolte, ansie comuni ai vivi e ai morti, solitudini e amori impossibili che rischiano di sfociare in dramma.

 

 

Tutto è sapientemente dosato, ogni ingrediente amalgamato, messo in rilievo al momento giusto; si ride e si sorride di situazioni e personaggi, a volte antipatici e irritanti come il rappresentante dei genitori d’istituto a cui è riservata una figuraccia finale memorabile e meritata, ma allo stesso tempo attraverso la morte, esorcizzandola, si riflette sul senso del vivere.

Non c’è mai un attimo di stanca, un calo del ritmo.

Tutto convince, i personaggi, le loro storie tragicomiche, tenere come quella del fantasma Jorge con la studentessa viva.

Modesto riesce a stabilire un contatto con loro e di conseguenza con se stesso, e quando sembra che tutto debba precipitare di nuovo, il fallimento si trasformerà in vittoria finale, e tutti i conti col destino verranno chiusi e saldati.

Commedia passata praticamente inosservata da noi, e anch’io l’ ho scoperta quasi per puro caso, ma merita molto più di altre.

Buon film, assolutamente da riscoprire.

 

 

Javier Ruiz Caldera

Non conosco altro, ma questa è una buona prova senza dubbio.

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