Natalia è una ragazza di diciassette anni che vive in casa con la madre e con il piccolo figlio Antos. Nonostante la giovane età, Natalia ha voluto diventare madre di proposito perché credeva che fosse la cosa più cool da fare per avere qualcuno da amare e da cui essere amata incondizionatamente. Tutto nella sua vita cambia quando la madre decide di uscire dalla sua vita, lasciando Natalia alle prese con i problemi di tutti i giorni e una vita "normale".
Laitmotiv molto incidente in questa Berlinale, le ragazze-madri e la loro incapacità di gestire la nuova vita. Questo "Baby blues", per quanto simpatico sembra essere stato inserito nella programmazione per far numero. Non si distingue né per stile né per trama, ma ha la notevole capacità di portarci a provare fin dalla prima inquadratura odio per la protagonista e ansia costante per le… leggi tutto
Può succedere anche così. Non per solitudine, non per depressione. Ma solo come frutto di un’improvvisa disperazione, unita all’avventatezza di chi ancora non conosce la vita. L’adolescenza è un’età che uccide, se la si prende troppo sul serio. Se la si scambia per un’entrata nel mondo adulto effettuata sulla corsia del sorpasso,… leggi tutto
Può succedere anche così. Non per solitudine, non per depressione. Ma solo come frutto di un’improvvisa disperazione, unita all’avventatezza di chi ancora non conosce la vita. L’adolescenza è un’età che uccide, se la si prende troppo sul serio. Se la si scambia per un’entrata nel mondo adulto effettuata sulla corsia del sorpasso,…
Laitmotiv molto incidente in questa Berlinale, le ragazze-madri e la loro incapacità di gestire la nuova vita. Questo "Baby blues", per quanto simpatico sembra essere stato inserito nella programmazione per far numero. Non si distingue né per stile né per trama, ma ha la notevole capacità di portarci a provare fin dalla prima inquadratura odio per la protagonista e ansia costante per le…
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