Un'uscita per andare al cinema si trasforma in un incubo per Sarah (Julia Ormond) e il figlio di nove anni Tim. Rapiti da Bob (Vincent D'Onofrio), un taxista impazzito, vengono portati nella loro abitazione e, impotente, Tim assiste all'assassinio della madre. Quello, però, non è l'unico delitto di cui Tim diviene testimone: schiavizzato da Bob e tenuto in catene, il ragazzino è costretto a seppellire i cadaveri delle vittime dell'uomo. Con il passare del tempo e degli anni, dominazione e morte per Tim (Eamon Farren) diventano routine fino al giorno in cui Bob gli promette la libertà se anche lui si trasformerà in killer. All'improvviso, un riluttante Tim si ritrova a dover decidere tra il seguire le orme insanguinate di Bob o il provare a liberarsene definitivamente.
Film monocorde, scontato, banale…non lo riscatta neanche l'inutile finale a sorpresa, sostanzialmente superfluo. D'Onofrio è ormai la maschera (stanca) di se stesso.
“Chained” è un film di Jennifer Lynch che per certi versi richiama il suo fallimentare “Boxing Helena” (1993), riuscendo comunque a risultare molto più efficace per quanto alla fine rimangono parecchi dubbi sulla validità del prodotto.
Ci sono sicuramente cose interessanti, ed un complessivo coraggio di fondo nell’affrontare la (macabra) vicenda, ma l’insieme procede… leggi tutto
TFF 2012 - RAPPORTO CONFIDENZIALE La giornata di sabato prosegue con l'horror piu' cupo e spiazzante. La regista Jennifer Lynch, condannata da un nome che le risulterà sempre ingombrante (ma che l'ha aiutata di certo ad occuparsi di cinema), sconta da quasi un ventennio la colpa di avere esordito con un disastro kitch come Boxing Helena, devasto che neppure il bel thriller "Surveillance" di… leggi tutto
trana la vita... Ricordo di aver visto il primo film della figlia di Lynch, Jennifer, lo stranissimo Boxing Helena, una pellicola che colpì molto la mia mente da 16enne e di cui, mi dispiace, non saprei dire e ricordare altro se non che c'era la meravigliosa Audrey dello straordinario Twin Peaks, insomma, un'attrice che si sono passata tra padre e figlia. Strana la vita perchè… leggi tutto
Jennifer Lynch persegue fin troppo programmaticamente le atmosfere malate e le situazioni limite. Per trarre opere artisticamente stimolanti da tematiche come quella di Chained, ci vorrebbe il talento di David Lynch e non basta portarne il cognome per goderne. Il film, infatti, parte bene, valendosi anche della prestazione indovinata di Vincent D'Onofrio, che non aveva una parte tanto forte e…
trana la vita... Ricordo di aver visto il primo film della figlia di Lynch, Jennifer, lo stranissimo Boxing Helena, una pellicola che colpì molto la mia mente da 16enne e di cui, mi dispiace, non saprei dire e ricordare altro se non che c'era la meravigliosa Audrey dello straordinario Twin Peaks, insomma, un'attrice che si sono passata tra padre e figlia. Strana la vita perchè…
Un Tassista serial Killer cattura e uccide prostitute e donne normalissime ma un giorno ne cattura una con un bambino di 9 anni. Il piccolo sarà schiavizzato fino all'adolescenza in un tentativo d'insegnamento del mestiere ma il finale a sorpesa è in agguato. Il film fila senza annoiare, gli omicidi sono invisibili e tranne qualche ripulita di sangue non c'è nulla…
Un killer sequestra un ragazzino e gli impara "la professione" fino all'eta' adulta per poi finire male.Non male questo thriller-horror della Lynch,ma probabilmente e' stato tagliato perche' poteva sicuramente essere piu' spinto nella violenza.Invece qui si trattiene e impedisce alla pellicola di essere ricordata.Comunque sufficiente.
Un bambino e la madre che salgono sul taxi sbagliato iniziano la loro discesa nel male tra le mani di un rapitore. Lei viene subito uccisa come sfogo sessuale, lui “il bambino imprevisto”, viene imprigionato in una stanza e poi incatenato come punizione di un tentativo di fuga. Gli anni passano, il bambino diventa un ragazzo cresciuto sempre a fianco del rapitore. Tra i due si instaura un…
All’indimenticabile soldato “Palla-di-Lardo” di Kubrickiana memoria il servizio militare ha evidentemente lasciato onerosi strascichi nella psiche, cosicchè oggi Vincent D’Onofrio si ritrova nei panni di un maniaco/disturbato niente male (d’altronde: come biasimarlo?). Ma la signorina (o signora, non saprei) Lynch, (la quale, non dimentichiamolo, se a tre anni era sul set di…
Già se ti chiami di cognome Lynch, non è facile. Se in più, oltre a quello, hai scelto anche di fare la regista, beh, devi aspettarti che faranno paragoni su di te e sui tuoi film. Per carità, poi è solo un cognome, quindi dettaglio stupido quanto dire "tale padre tale figlia". Questo è il secondo film che vedo di Jennifer Lynch. Il primo è stato Surveillance, a mio avviso molto ben…
Se Jennifer Lynch voleva incatenare alla poltrona il pubblico con il suo Chained, vista la sua produzione piuttosto asfittica, ci si poteva aspettare di più, ne risulta un lavoro quantomeno inseribile nel reparto visti e stravisti. Forse condizionata dall’illustre papà, non ne prende con decisione le distanze, ma neanche aderisce troppo a quei contenuti emotivamente inquietanti su cui…
TFF 2012 - RAPPORTO CONFIDENZIALE La giornata di sabato prosegue con l'horror piu' cupo e spiazzante. La regista Jennifer Lynch, condannata da un nome che le risulterà sempre ingombrante (ma che l'ha aiutata di certo ad occuparsi di cinema), sconta da quasi un ventennio la colpa di avere esordito con un disastro kitch come Boxing Helena, devasto che neppure il bel thriller "Surveillance" di…
“Chained” è un film di Jennifer Lynch che per certi versi richiama il suo fallimentare “Boxing Helena” (1993), riuscendo comunque a risultare molto più efficace per quanto alla fine rimangono parecchi dubbi sulla validità del prodotto.
Ci sono sicuramente cose interessanti, ed un complessivo coraggio di fondo nell’affrontare la (macabra) vicenda, ma l’insieme procede…
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Commenti (3) vedi tutti
Inverosimile ma offre una buona presa per la tensione.
commento di Tommy1810Cosa può diventare un bambino schiavo di un rapitore assassino?Lo scoprirete con questo film,che si concentra poco sulla violenza ,meno male.
commento di wang yuFilm monocorde, scontato, banale…non lo riscatta neanche l'inutile finale a sorpresa, sostanzialmente superfluo. D'Onofrio è ormai la maschera (stanca) di se stesso.
commento di Tex Murphy