Regia di Mike Malloy vedi scheda film
Ci sarebbe semmai qualcosa da ridere sullo stile e il montaggio delle interviste o su qualche intermezzo, ma in generale bisogna solo fare i complimenti all'autore Mike Malloy (americano) che dimostra di conoscere molto bene la materia e di averla studiata con attenzione, considerate anche le difficoltà linguistiche per una persona non di lingua madre italiana che si trova ad affrontare un argomento come il poliziottesco. Nelle sue abbondanti due ore e attraverso le parole del narratore e dei tanti "ospiti", questo "Eurocrime" è sorprendentemente completo e cita, allude, accenna a moltissimi film del genere, non solo i più popolari e redditizi, ma anche a quelli di seconda e terza fascia, con copioso corredo di immagini e locandine. Dagli albori del genere (ma anche prima) al declino (ma anche dopo), nulla è tralasciato. C'è una cura dei dettagli, c'è l'occhio del cinefilo, c'è il focus anche su particolari marginali, e tutto questo contribuisce a creare un'opera di tutto rispetto e con dietro tanto impegno, nonostante le evidenti ristrettezze finanziarie.
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