Regia di Conor McMahon vedi scheda film
Stitches, un clown che ricorda tanto Krusty, il personaggio de "I Simpson" andrà incontro ad una terribile morte accidentale a causa di un banale scherzo di bambini annoiati dalle sue orribili "performance", una decina di anni dopo riemergerà dalla terra per vendicarsi brutalmente. Un genere di film molto raro da trovare, estremamente macabro e raccapricciante ma allo stesso tempo una parodia agli stereotopi del genere; La brutalità e soprattutto l'originalità delle esecuzioni è indubbiamente la caratteristica di questo film che colpisce maggiormente, insieme a frasi divertenti e scene esilaranti. In un periodo relativamente basso per il cinema horror splende finalmente un semicapolavoro senza l'odiosa e tediante abitudine che ha preso piede negli ultimi tempi di forzare a qualunque costo l'introduzione di una morale ridondante che gonfi di significato il film in modo da esorcizzarlo dalle critiche e dalla banalità. "Stitches" è un film imparagonabile perchè non è esplicitamente di un genere specifico, non potrebbe essere etichettato come semplice horror, nè come commedia/comico, rimane costantemente nell'ambiguità oscillando tra parodia ed horror. Un film unico, solo lo stile inimitabile di "Slither"(James Gunn) potrebbe avvicinarsi all'originalità di "Stitches", è davvero un peccato che sia quasi rimasto completamente incognito e che il regista sia praticamente sconosciuto, nonostante questi aspetti non si può negare che "Stitches" sia ben curato, con attori discreti ed appropriati, il cinema contemporaneo ha una forte carenza di registi così creativi, destinati purtroppo a scivolare nell'oblio più profondo.
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