Regia di Fausto Brizzi vedi scheda film
Ad oggi il flop più cocente per Fausto Brizzi, probabilmente più dovuto alla mancanza di un cast di alto richiamo popolare che ad altro, perché pur avendo parecchie mancanze non è certo (per chi scrive, of course) il suo peggiore, anzi e lo stesso discorso vale per il protagonista Francesco Mandelli (“I soliti idioti” sono assai peggio).
Andrea (Francesco Mandelli) è cresciuto, e vive, in mezzo alle donne, dalla madre (Loretta Goggi) alle tante sorelle, la nonna e perfino il cane, una situazione nevrastenica che fa scappare a gambe levate le donne che conosce.
Così quando conosce Giulia (Valeria Bilello) s’inventa una vita diversa, ma i nodi non possono che venire al pettine, prima o dopo.
Solidarietà maschile, quando un protagonista si ritrova ad avere a che fare con una gabbia di matte, la simpatia (di base) è automatica, tanto più se si tratta del “nongio” Francesco Mandelli, o almeno mi piace ricordarlo così visto che poi con “I soliti idioti” mi ha perso fin troppi punti.
Ma non ce la leghiamo al dito viste le circostanze, ovviamente la situazione genera in automatico una gamma di opportunità comiche praticamente sterminata, sfruttate solo in parte, ma qualche buon frutto c’è senza dubbio (ad esempio Chiara Francini inversione “sposa cadavere”).
Chiaro anche che quando serve fare qualcosa di più questo non avvenga, che si scelgano sempre le strade più comode, ma anche meno efficaci, questo vale soprattutto per il finale, davvero inglorioso, un po’ una sorta di marchio di fabbrica per la commedia italiana di questi anni.
C’è comunque da registrare un po’ di coraggio per Fausto Brizzi (finalmente), che rispolvera Loretta Goggi (non necessaria, ma sufficientemente alla mano, insomma piacevole) e che anche nel variegato cast femminile non vuole star (che potrebbe avere), fra tutte risplende Valeria Bilello, un po’ perché fuori dal coro, un po’ perché semplicemente amorevole, ma anche la presenza di Chiara Francini in tal vesti fa un effetto che per lei non si ricorda altrove.
Un film sfortunato, sicuramente troppo, al botteghino che poteva offrire assai di più, che è comunque deficitario, ma poi all’interno della filmografia del regista (partito bene e poi naufragato) non può certo rientrare nella categoria dei peggiori.
Sempre troppo poco, ma mi aspettavo il peggio assoluto (che invece non c’è).
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