Regia di Matthias Hoene vedi scheda film
Cosa succederebbe se Londra, precisamente il suo East End, quartiere periferico e popolare, venisse invaso dagli zombies e a combatterli sarebbe rimasto solo un gruppetto di arzilli ma acciaccati vecchietti di una casa di riposo e qualche giovanotto maldestro e sprovveduto?
Attorno a questa ipotesi grottesca e paradossale il giovane esordiente Matthias Hoene ha realizzato uno spiazzante B-movie, girato in poco più di un mese, dal tono volutamente strampalato che ricorda parecchio il cult di Edgar Wright Shaun of the Dead (2004), pur senza le sue sottigliezze e il dissacrante mordente. Oltre a sapere di già visto, la moda dei morti viventi in chiave di commedia funziona a metà per la piattezza e la prevedibilità delle situazioni, e per la mancanza di scene splatter degne di nota.
Modesti gli attori e i personaggi che interpretano, così come i trucchi, a pesare sono però soprattutto le battute appannate e il ritmo incerto.
Al di là dell’apprezzabile idea di fondo e di una lieve critica sociale, un film dimenticabile.
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