Regia di Paul Hyett vedi scheda film
presenti spoiler
Non faccio in tempo ad esaltareBlack Mirror che mi ritrovo un'altra grande (seppur piccola) produzione inglese.
Ricordando poi che dall'Inghilterra questi ultimi 4 anni sono venuti il miglior survival (Eden Lake) e il miglior zombie movie (Dead Set). Insomma, con Francia e Spagna sono i sudditi ad offrirci le cose migliori con gli americani lontani, mi spiace dirlo, anni luce.
The Seasoning House è quello che A Serbian Film non è riuscito ad essere, ossia un film di genere che prova (anche) a denunciare una realtà, quella della guerra nei Balcani, che è forse la pagina più nera degli ultimi 20 anni europei.
Dove uno infatti con la scusa della metafora si permetteva aberrazioni senza alcun senso ed eticamente insopportabili questo ci va diretto, nessuna figura retorica paracula ma la realtà nuda e cruda, quella del rapimento delle giovani slave poi ripetutamente stuprate e torturate.
Qua inoltre non c'è mai un eccesso, il film è molto violento ma mai per puro autocompiacimento. Anche il corpo delle ragazze, ad esempio, malgrado le ripetute scene di sesso, non è mai mostrato. Insomma, niente shock fine a sè stesso, mai.
E, terza differenza con il maledetto film serbo, qui la giustizia c'è, eccome.
Insomma, siamo sempre nei Balcani. L'esercito rastrella giovani ragazze e le porta in un bordello dove l'unico loro futuro sarà quello di stare sdraiate sopra in letto, esser drogate e venire ripetutamente violentate dai "clienti". Una ragazza sordomuta si guadagna i favori del capo che ne farà la sua geisha e le affida "solo" il compito tener pulito il bordello e drogare le altre ragazze prima del sesso.
Finchè non entrano gli assassini di sua madre...
Per prima cosa ho trovato fantastica l'attrice principale, Rosie Day, che a soli 17 anni riesce ad affrontare una parte terribile in modo sorprendente. Dolce, forte, impaurita, sperduta, risoluta, la piccola Rosie riesce a dare alla sua Angel tutto questo, anche grazie ad un viso che non ti dimentichi.
Il film è un rape & revenge molto atipico perchè paradossalmente il rape riguarda moltissime ragazze tranne quella che si occuperà della parte revenge. E se vogliamo essere precisi Angel nemmeno si vendica. Uccide il primo per difendere l'amica stuprata e poi semplicemente scappa. Gli altri o li ucciderà per scappare (uno) o saranno uccisi da Viktor (due) o semplicemente li lascerà lì (uno).
E' proprio la prima parte, quella che banalmente chiameremo del rape, la parte più drammatica e meno di genere, è praticamente perfetta. Grandissima atmosfera, location favolosa, una casa vecchia e sporca in cui il regista si muove sorprendentemente bene nei vari corridoi e nelle diverse stanze e non solo là perchè Angel è solita muoversi anche dentro le mura (come non ricordarsi il cult La Casa Nera?).
C'è tanto dolore, tanta sofferenza,tanta violenza, tanta inumanità, tanto schifo, credo che la visione di questo film ad una ragazza può far davvero male, a un maschietto rabbia, tanta rabbia.
Flash back centellinati e molto esplicativi, bellissima la fotografia, pochissimi i dialoghi (lei sordomuta, ricordiamolo) e una colonna sonora non invasiva ma penetrante, d'atmosfera.
Ho trovato assurdo l'uso della lingua inglese dei protagonisti ma sarà una questione di marketing.
E non si capisce perchè lei in molte scene non capisca quello che le dicono e in altre, specie quelle di dialogo con il suo protettore, sembra comprendere molto facilmente.
Poi arriva la seconda parte, quella in cui Angel cercherà di portare a termine la sua vendetta. Qua per un amante del genere il film decolla, e di molto, ma io preferisco di gran lunga i primi 40 minuti.
Ma c'è tanto di buono anche qui, l'assassinio del militare calvo ad esempio (quel gigantesco corpo nudo pieno di sangue ha una cinematograficità pazzesca), il dialogo tra il militare e il boss del bordello (suo ex collega), la scoperta della fossa comune nel bosco e parecchio altro. Non mancano ingenuità abbastanza marcate, come alla fine che una ragazza così piccola e indifesa possa farla franca (a proposito, ce la farà?) contro 5 militari professionisti assassini di guerra è davvero al limite del verosimile. E come viene risolto lo scontro finale con il capo dei cattivi, beh, è davvero un peccato che rischia di rovinare un grandissimo film.
Curioso come venga usata una soluzione di sceneggiatura praticamente identica a quella di Eden Lake (ma anche, in parte, a L'ultima casa a sinistra).
Film notevolissimo che con qualche accorgimento in più poteva essere uno dei vertici più alti del genere in questi ultimi anni.
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