Regia di Jan Harlan vedi scheda film
Dai precoci esordi (il suo primo lungometraggio, Paura e desiderio, fu licenziato quando aveva solo 25 anni) ai trionfi planetari, fino all'ultimo lavoro, sorta di testamento artistico che ebbe la ventura di uscire pochissimi giorni prima della sua morte (Eyes wide shut): la vita di Stanley Kubrick viene in questo documentario raccontata con dovizia di particolari dalla voce di Tom Cruise, protagonista proprio di Eyes wide shut, e attraverso le testimonianze di amici, colleghi e della vedova del regista. Due ore e un quarto di materiale non possono certo bastare a dire tutto, ma dicono comunque abbastanza per riuscire a inquadrare l'uomo geniale e l'artista tormentato, il Kubrick 'pubblico' - che mai tale fu veramente, in quanto schivo e riservato come pochi artisti di fama mondiale sono mai stati - a tutto discapito di quello 'privato', quasi per nulla trattato (ma d'altronde, come appena rilevato, due ore e un quarto sono una lunghezza già piuttosto considerevole). Scorrono sullo schermo le immagini e le testimonianze di Woody Allen, Martin Scorsese, Jack Nicholson, Steven Spielberg, Shelley Duvall, Malcolm McDowell e di tantissimi altri nomi famosi o famosissimi, un parterre che la dice lunga sull'entusiasmo dimostrato dagli amici e dai colleghi di una vita nel prendere parte all'iniziativa; funziona bene anche l'idea di organizzare tutto il materiale in ordine cronologico riservando una manciata di minuti a ciascun film dell'opera di Kubrick, implementando il tutto con immagini significative tratte sia dalle stesse pellicole che dai loro backstage (queste ultime, a dire la verità, forse troppo poche: ma tutte preziose). Un omaggio doveroso e giustamente proposto da chi il regista lo conosceva bene: Jan Harlan, infatti, fu coinvolto nella produzione di tutti i film di Kubrick da Barry Lindon (1975) in avanti. 7/10.
Vita e opere di Stanley Kubrick, fra i maggiori esponenti della settima arte interpretata da dietro una macchina da presa.
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