Regia di John Waters vedi scheda film
"Una normale famiglia americana": così è lo stesso Waters a definire i suoi personaggi, in una scena del film, e questa descrizione sarcastica è la migliore per accedere alla chiave di lettura del lavoro: pop, trash, colorato, kitsch, surreale e - nemmeno tanto nascostamente - fortemente critico verso gli Usa e certe ipocrite rappresentazioni popolari (la famigliola felice, il prato curato, l'inserimento nella società). Mai demenziale fine a sè stesso, è piuttosto un film di un'ironia slabbrata che trova nel travestito Divine (musa di Waters, nonchè predecessore del nostrano Platinette) il/la perfetto/a protagonista, icona delle piccole mostruosità del quotidiano.
Una donna obesa e mascolina ha un marito che la tradisce con la segretaria, ha un figlio teppista ed una figlia 'poco seria'. Un giorno conosce un ragazzo con cui si vendica delle insoddisfazioni e dei dolori della vita: ma durerà ben poco.
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