Regia di Paul Aaron vedi scheda film
Il narcotraffico prende il sopravvento in città e la polizia si ritrova con un gran numero di agenti uccisi a mani nude. Occorre dunque un atleta esperto di arti marziali che contribuisca a sventare il giro di spaccio: un lavoro perfetto per Matt Logan.
Per quanto meno noto dei vari Delta force o Rombo di tuono, questo La polvere degli angeli è un discreto action movie metropolitano con protagonista l’eroe dei cazzotti giustizialisti a stelle e strisce, vale a dire Chuck Norris. Se l’acconciatura (caschetto biondo da paggio, folti baffoni biondi) fa sorridere, se le doti espressive limitate dell’interprete sono indiscutibili, è altrettanto vero che Norris ha un carisma in scena come pochi altri e che in questo tipo di pellicole riesce sempre a dare il 110%, nobilitando operine altrimenti piuttosto sterili. La sceneggiatura (Ernest Tidyman) di questo film è in effetti pretestuosa, tutto ciò che conta sono le scene di combattimento, la tensione e l’ovvio lieto fine; Paul Aaron, alla sua seconda regia, fa il necessario e nulla più per dar vita a un film movimentato e ricco di sentimenti positivi, naturalmente senza andare troppo per il sottile. Sulla locandina anche i nomi di Jennifer O’Neill, Ron O’Neal, Eric Laneuville e Clu Gulager; le strade del protagonista e del regista non si incroceranno più, anche se Aaron licenzierà altri titoli simili, come Forza bruta (1983) o Vietnam missione Tonkin (1987). 3,5/10.
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