Regia di John Landis vedi scheda film
Il film di Natale per eccellenza in Italia è "Una poltrona per due", ormai diventato una specie di rito propiziatorio per i nostri spettatori televisivi, molto più di "La vita è meravigliosa" di Frank Capra, che le ultime generazioni probabilmente conoscono poco. Il film di John Landis è comunque una gran commedia, servita con un ritmo ammirevole per gran parte della sua durata o, come ha detto Mereghetti nel suo Dizionario, "con una levità quasi mozartiana". Il Natale è più che altro lo sfondo della vicenda, ma a contare è soprattutto l'affilato discorso sul conflitto di classe, sulla folle pretesa di voler pilotare il destino dell'uomo con un esperimento di scambio di ruoli che non può che avere conseguenze catastrofiche. Landis era senz'altro nel suo periodo migliore e sfoggia una padronanza registica nel taglio delle sequenze degna di un Wilder o di un Blake Edwards; non è sicuramente un caso che il pubblico abbia risposto in maniera così entusiastica fin dall'uscita nelle sale, poichè si tratta di una delle migliori commedie anni '80, con alcuni tocchi di screwball soprattutto nella parte ambientata sul treno con il gorilla, folle al punto giusto. Determinante l'apporto del cast, con la coppia Aykroyd/Murphy al suo meglio, ma anche uno stuolo di caratteristi insostituibile, con le vecchie glorie Ralph Bellamy e Don Ameche che sono una citazione vivente della sophisticated comedy anni '40, una Jamie Lee Curtis sensuale e autoironica, un simpatico Denholm Elliott nel ruolo per lui tipico del maggiordomo. Peccato che poi Landis si sia un po' perso per strada, perché la stoffa del grande regista c'era, e questo film ce lo ricorda puntualmente ad ogni vigilia di Natale con la sua sceneggiatura intelligente, un discorso sociale per niente banale, gag comiche di sicuro effetto, e una nota di merito per la colonna sonora di Elmer Bernstein che ricevette l'unica nomination all'Oscar del film.
voto 8/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta