Regia di John Landis vedi scheda film
Il cinema natalizio, secondo John Landis, è prendere un comico ancora piacente e sulla cresta dell'onda, come il Dan Aykroyd dei primi anni '80 (qui nel ruolo di un giovane riccone con ricca fidanzata, posto fisso e maggiordomo), e accoppiarlo, anzi addirittura sostituirlo con il povero mendicante Eddie Murphy.
Il cinema natalizio, secondo John Landis, è prendere un comico ancora piacente e sulla cresta dell'onda, come il Dan Aykroyd dei primi anni '80 (qui nel ruolo di un giovane riccone con ricca fidanzata, posto fisso e maggiordomo), e accoppiarlo, anzi addirittura sostituirlo con il povero mendicante Eddie Murphy, allora stella nascente del "Saturday Night Live Show". Irrsistibile commedia sorretta, oltre che dai due giovani protagonisti, da una straripante Jamie Lee Curtis, finalmente fuoridai ruoli horror, una sceneggiatura interessante, una regia impeccabile e...una scommessa che al perdente costa solo un dollaro Ralph Bellamy e Don Ameche, nei panni dei fratelli multimiliardari Duke, qui vincono il primo premio per la cattiveria più perfida, riuscendo anche a essere i più simpatici del cast, vista l'età. Denholm Elliott, che era un professore amico di Harrison Ford ne "I PREDATORI DELL'ARCA PERDUTA", dimostra una certa auto-ironia anche nei panni del maggiordomo di Aykroyd, mentre è irresistibile la comparsata di Jim Belushi vestito da gorilla, nella scena del treno. Film che oltre a far ridere, in maniera intelligente, è pure una lezione d'economia perché tutto si gioca a Wall Street. Eddie Murphy è grande, ma, rispetto a "48 ORE", dove era il motore del film, da molto spazio anche a Dan Aykroyd che è il vero protagonista di questa truffa ordita ai suoi danni da due vecchi Duke che la sanno lunga (ma non abbastanza). Non mi meraviglio chd continuino a replicarla a Natale, questa commedia è strepitosa e non invecchia mai.
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