Regia di John Landis vedi scheda film
Landis gira un film dall’apparenza classica (sottolineata dalle arie mozartiane della colonna sonora di Elmer Bernstein), per aggiornare agli anni reaganiani la parabola dei giovani rampanti, che potrebbero benissimo essere usciti dalla confraternita Omega del college di Animal House. Al fianco dello yuppie di turno Louis Winthorpe III (Dan Aykroyd), combattono la guerra contro il capitale, rappresentato dagli orribili fratelli Duke, il sottoproletario Billy Ray Valentine (Eddie Murphy), la prostituta Ophelia (Jamie Lee Curtis) e il maggiordomo Coleman (Denholm Elliott), in una sorta di poco santa alleanza contro l’arroganza e l’avidità strabordante dei ricchi. E tuttavia la commedia di Landis, pur divertentissima e condotta con precisione da orologeria svizzera, non è ottimistica, perché nessuno dei quattro personaggi sopra citati agisce per motivazioni etiche, bensì per puro spirito di vendetta e con lo scopo di sostituirsi agli odiati Duke («e questo non è che l’inizio!» esclama soddisfatto Billy Ray nel finale, spaparanzato su una sdraio al sole dei Caraibi).
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