Regia di John Landis vedi scheda film
Una poltrona per due è una commedia esemplare, un cult che non perde nemmeno un pizzico di smalto anche a distanza di tanti anni e dopo reiterate visioni, rimanendo un must televisivo ogni volta che arriva Natale.
Un meccanismo oliato in ogni componente, eretto da una regia che sa imprimere un ritmo perfetto, scandito da una valanga d’idee brillanti e da un cast che si muove con preziosa dimestichezza, producendo un’alchimia tra le parti - rampolli e vecchi mestieranti - assolutamente fulminante in tutte le sue connotazioni.
I fratelli Duke (Don Ameche e Ralph Bellamy) sono due avari miliardari senza tanti scrupoli, tanto da mettere sulla strada il loro rampollo Louis (Dan Aykroyd) per sostituirlo col barbone Billy Ray Valentine (Eddie Murphy), in virtù di una semplice scommessa tra i due (per giunta, di un misero dollaro, d’altronde non si smentiscono mai).
L’obiettivo è vedere quanto l'abito faccia il monaco, ma il perdente designato non ci sta e con l’aiuto della prostituta Ophelia (Jamie Lee Curtis), ma dopo un po’ anche dello stesso Valentine, farà di tutto pur di rovesciare il gioco contro i due sadici finanzieri.
John Landis è in gran forma, attinge a tutta la sua stoffa e orchestra un gioco al massacro in salsa estremamente comica, servito su di un piatto d’argento e apparecchiato da un cast che si muove con impeccabile brillantezza tanto che al suo interno è arduo scegliere tra gli sfavillanti giovani (Eddie Murphy e Dan Aykroyd fanno fuoco e fiamme, Jamie Lee Curtis è una visione paradisiaca) e i beffardi anziani (Don Ameche e Ralph Bellamy sono due pozzi di bravura).
Le battute sono molteplici - cadono come pioggia battente - e spesso sono vere e proprie gemme sopraffine, tanto che si ride con costanza impressionante, senza incontrare reali soste.
In più, il film si avvale, oggi come ieri, di un tessuto sociale riuscito e stimolante. I ricchi manipolatori di vite e destini (nel film direttamente su due uomini, ma indirettamente anche sui risparmiatori, arrivando a oggi vi ricorda forse qualcosa?) hanno sempre giostrato a loro piacimento le redini della società, certo, quelli di ieri non riescono, neppure con tutto l’impegno immaginabile (se non per gioco), ad assomigliare agli squali di oggi.
Insomma, questa commedia è un vero e proprio gioiello di comicità, sempre in bilico con il demenziale, ma troppo intelligente per arrivarci completamente, sbeffeggiando anzi un modo di pensare che nel mondo reale ne esce immancabilmente vincitore.
Dunque, Una poltrona per due è imperdibile - anche perché è impossibile non vederlo dato che passa in televisione tutti gli anni la sera della vigilia di Natale - proprietario di una comicità con pochissimi eguali, praticamente imbattibile nella progressione.
Esemplare.
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