La recensione su Come Out and Play

di undying

5 stelle

Remake copia-incolla del più celebre film diretto da Serrador ("Ma come si può uccidere un bambino?"). Cambio di ambientazione e violenza grafica più insistita non sono sufficienti a rendere interessante l'operazione, che soffre di una mancata contestualizzazione politica ben presente, e fondamentale, nell'originale.

La giovane coppia inglese composta da Beth (Vinessa Shaw) - incinta per la terza volta - e Francis (Ebon Moss-Bachrach) decide di fare un viaggio nella piccola isola di Punta Hueca. Sbarcati sul posto, i due sono accolti da in gruppo di bambini ma, raggiunto l'hotel, notano che sull'isola non sono presenti adulti. Quando assistono alla brutale aggressione, compiuta ai danni di un anziano da parte di una ragazzina, si rendono conto che i bambini sono responsabili di una strage: per qualche ragione sconosciuta sono diventati violenti, prendendo di mira gli adulti. Beth e Francis si trovano a dover lottare per la sopravvivenza, dovendo letteralmente combattere con quei piccoli, micidiali, assassini.

"Hanno macellato un anziano e non smettevano di ridere..."

(Francis)

Rifacimento pedissequo del più famoso film diretto da Ibáñez Serrador nel 1976, scritto, in parte prodotto e diretto dal cineasta russo Makinov, con il supporto di capitali governativi messicani. Rispetto al modello originale cambiano l'ambientazione (il film è stato girato a Quintana Roo, in Messico) e i nomi dei protagonisti. Makinov elimina l'incipit in stile docudrama - essenziale alla contestualizzazione politica, quindi fondamentale nel dare un senso alla storia -, censura le sequenze di violenza compiute dai bambini dentro una chiesa e spinge invece sul versante gore, mettendo in scena una violenza esplicita, assente nel film di Serrador. In particolare, offre dettagli inediti e gratuiti nelle ultime sequenze, finendo per rendere ancora più incomprensibile il comportamento dei violentissimi bambini.

Le riprese, effettuate con macchina a mano, sono accompagnate da un'inutile e ridondante colonna sonora a base di sintetizzatore. Se si conosce il film spagnolo, questo remake non solo non ha senso di esistere, ma infastidisce per la banale operazione di copia/incolla. Ottimi gli interpreti (in particolare Vinessa Shaw, che ritroveremo in Family Blood e nel buon We Need to Do Something), curati gli effetti speciali, ma l'operazione non convince, tanto che si rivela un flop colossale. A fronte di un budget di 12.000.000 di dollari ne ha incassati, ad oggi, solo 271.000. Presente in svariate rassegne cinematografiche (compreso il "Torino Film Festival" edizione 2012), i titoli di coda informano che il lungometraggio è stato dedicato ai "Martiri di Stalingrado".

"Nel piccolo mondo nel quale i bambini, chiunque li allevi, conducono la loro esistenza, nulla è avvertito e sentito con maggior acutezza dell'ingiustizia."

(Charles Dickens)

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