Regia di Nacho Vigalondo, Adrian Garcia Bogliano, Ernesto Díaz Espinoza, Marcel Sarmiento, Angela Bettis, Noboru Iguchi, Andrew Traucki, Thomas Cappelen Malling, Jorge Michel Grau, Yûdai Yamaguchi, Anders Morgenthaler, Timo Tjahjanto, Ti West, Banjong Pisanthanak vedi scheda film
Film insolito e stravagante, per amanti dell'horror e del cinema sperimentale.
Credo che gli amanti degli horror sappiano come io abbia fatto a conoscere questa antologia di corti...Midnight Factory, la casa di produzione che ha recentemente compiuto un anno e ci ha regalato capolavori come Babadook e The Green inferno e che sta facendo un ottimo lavoro anche coi dvd. Quello in questione mi ha particolarmente incuriosito: è composto da ben 26 cortometraggi che durano giusto qualche minuto, diretti da vari registi, tra i quali spiccano nomi celebri, come Adam Wingard (You're next) e Spasojevic (A serbian film). Ma la cosa più bella, comunicata ad inizio film, è che gli è stata concessa carta bianca...una delle cose più belle nel mondo del cinema...ma soprattutto più pericolose:). C'è di tutto e di più, ma vero horror poco e niente: quasi tutti gli episodi sono sulla strada del black humour, alcuni folli, altri davvero trash, alcuni impressionanti, altri comici. Nel complesso sono cortometraggi davvero di buon livello, che fungono soprattutto da esercizio di stile per questi registi che dovrebbero continuare il loro percorso nel cinema dell'orrore.
Pochi sono quelli che hanno una trama precisa, anche perché erano vincolati dalla lettera iniziale assegnatagli per il titolo; infatti il film è un dizionario della morte, come dicono le tagline (26 modi per morire). Per me si dividono in tre: quelli eccellenti, come Bigfoot (un racconto dell'uomo nero per far dormire un pargolo), Dogfight (combattimento tra un uomo e un cane) o il malatissimo libido (non va spiegato...va guardato); quelli confusi e pazzeschi, come Removed e Vagitus, difficili da spiegare e quelli che reputo inutili e deludenti (e oltretutto troppo brevi) come Gravity (un semplice annegamento) e Miscarriage (un aborto...in bagno). Ma la caratteristica che hanno tutti in comune è la stravaganza. L'aggettivo stravagante può riassumere tutto il film. Eccellente la fotografia e (quasi) la regia. Non adatto agli impressionabili e a quelli che evitano il trash (non posso non parlarvi del corto Scorreggia...nell'aria c'è un pericoloso gas e una studentessa preferisce annusare le flatulenze della sua insegnante per poi viverci dentro.......non vi preoccupate sono pochi quelli che raggiungono livelli come questi....
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