Regia di Kimiyoshi Yasuda vedi scheda film
Nona avventura sullo spadaccino cieco Zatoichi, diretta da uno dei nomi più ricorrenti nelle regie dei titoli della saga. Come sempre a dare corpo al personaggio vi era l'insostituibile Shintaro Katsu, il volto ideale per impersonare questo ruolo mai eguagliato dagli attori dei successivi remake e rifacimenti. Mentre è in viaggio verso un piccolo paese del Giappone, Zatoichi incontra un misterioso individuo che lo supplica di portare una lattera ad una ragazza di nome di Sen che vive in quel posto. Arrivato Zatoichi individua la ragazza, la quale gli offre gentilmente ospitalità presso la sua locanda dal momento che tutte le altre sono piene. Qui Zatoichi ha modo di capire che la cittadina è ridotta ai voleri del malvagio boss Jinbei, il quale sta sottomettendo la popolazione locale senza scrupoli. Nel frattempo Sen è alla ricerca del padre capovillaggio scomparso, in realtà ucciso dagli uomini boss. A preoccupare la ragazza si aggiungono gli atteggiamenti del fratello, coraggioso ma non abbastanza abile con la spada, che decide di attaccare la persona di Jinbei finendo però ucciso dai suoi sodali. Quando il boss fa rapire Sen, Zatoichi decide di entrare in azione... Come quasi tutti i capitoli delle lunga serie, le storie risultano un po' imrpovvisate e piuttosto simili tra loro. C'è da dire però che queste pellicole, per essere dirette prevalentemente negli anni '60, mostrano una notevole moderrnità nei loro svolgimenti e nelle ben coereografate seqeunze dei duelli di spada. Anche in tale titolo si notano infatti diversi punti di forza: tra i quali il lungo combattimento finale sotto la neve su sfondo ombroso, un'attenta caratterizzazione di alcuni personaggi e come sempre la prova recitativa del defunto Shintaro Katsu. Il risultato si pone quindi nella media delle numerose producioni su Zatoichi dell'epoca, sicuramente adatto per gli appasisonati del cinema sul tema dei samurai
Ottima
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