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Mea Maxima Culpa - Silenzio nella casa di Dio

Regia di Alex Gibney vedi scheda film

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La recensione su Mea Maxima Culpa - Silenzio nella casa di Dio

di lamettrie
10 stelle

Un documentario perfetto. Come si conviene a questo genere, bisogna trattare di argomenti di rilevante interesse pubblico; quegli argomenti che, per grave negligenza, variamente motivata, non hanno ancora raggiunto la necessaria notorietà agli occhi dell’opinione pubblica. La pedofilia lo è, ovviamente: con l’aggravante che è stata facilitata per aver ricevuto il mandato educativo su minori, un mandato per di più religioso, ammantato perciò di interessi umanitari; situazione peggiorata dall’aver scelto come vittime dei sordi, proprio per la loro ben maggior difficoltà a tutelare se stessi; come se non bastasse, l’aggravante delle aggravanti è la copertura sistematica, coerente da parte dei vertici della Chiesa cattolica, che qui (e sono certo solo qui) si è comportata da autentica associazione a delinquere. Queste non sono opinioni, ma storia, come acclarato da migliaia di pagine di prove e di sentenze di condanna, cui ha fatto seguito l’uso di miliardi (!!!) per i giusti risarcimenti. Miliardi ovviamente presi dalle offerte dei fedeli, che forse non avrebbero mai fatto quelle offerte, se avessero saputo dove sarebbero finiti i loro soldi.

Il peggior responsabile in alto è stato forse Wojtyla, con il suo orripilante insabbiamento (da voltastomaco l’appoggio entusiasta che lega il papa polacco a Marcel Macial Degollado, potentissimo fondatore dei Legionari di Cristo, pieno di soldi, donne, figli illegittimi, oltre che reo di centinaia di casi di pedofilia).  

Tra i tanti errori del cattolicesimo che emergono, questo mi ha colpito in particolare: i religiosi non possono essere accusati perché sono persone migliori degli altri, solo perché han preso i voti (praticano “una più perfetta imitazione di Cristo”, dice di loro il catechismo della Chiesa cattolica). Questa patente di superiorità giustifica poi quella di impunità: l’inferiore non può giudicare il superiore, e il papa è al vertice di questa gerarchia di intoccabilità. Questi gravissimi errori hanno contribuito a rendere passive milioni di persone rispetto agli scandali e ai reati della Chiesa cattolica, e dunque anche complici di essa: il film mostra bene questa educazione all’omertà, basata anche sulla minaccia, un male acutissimo da noi.

Uno dei tanti grandi scandali contemporanei sviscerato in modo giornalisticamente mirabile: c’è tutto, con pluralità di punti di vista, fatti, documenti, confessioni intime.

Questo capolavoro di Gibney tiene l’interesse alto per i suoi 100 minuti, girati in modo tecnicamente impeccabile. Dalla parte delle vittime, ancor di più se deboli e indifese, come sempre è doveroso.

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