Regia di Dror Moreh vedi scheda film
Una volta si studiava all’università Storia delle istituzioni militari. Poteva sembrare una materia bislacca, ma attraverso la conoscenza dei sistemi di difesa e offesa si entra più direttamente nella storia di paesi e popoli. Per questo The Gatekeepers - I guardiani d’Israele di Dror Moreh è da vedere. Si tratta di un documentario tradizionale, diviso in capitoli, con interviste a ex capi dello Shin Bet alternate a immagini di repertorio. L’aspetto cinematografico conta poco rispetto al contenuto. Shin Bet è il servizio segreto israeliano interno (equivalente dell’MI5 britannico, per intenderci) preposto all’antiterrorismo. Dalla Guerra dei sei giorni ad Ahmadinejad, a sei capi dell’organizzazione è affidata la controstoria del medio e vicino Oriente. A differenza di chi comanda CIA, DGSE o MI5, nomine politiche, i vertici di Shin Bet sono operativi con 20, 30 anni di servizio, parlano arabo e fino agli accordi di Oslo sono quasi al di sopra della legge. Poi cambia tutto: l’unità politica e morale di Israele si dissolve, Hamas disconosce l’OLP e comincia gli attacchi suicidi sui bus (il primo, l’”Afula Bus Suicide Bombing” del 1994 è devastante) nasce un terrorismo israeliano (impunito, ma che Shin Bet vorrebbe contrastare), fino alla morte d’ogni speranza di pace con l’omicidio di Rabin (1995). In una scena di repertorio si vede Netanyahu in testa a un manipolo di fanatici che prima dell’attentato inneggiano alla sua morte. Oggi questo signore è il primo ministro di Israele.
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