Regia di Stelvio Massi vedi scheda film
Poliziottesco dal titolo ridicolo, questo Poliziotto sprint ha in sè due elementi di originalità rispetto allo stereotipatissimo genere: innanzitutto Maurizio Merli si è tagliato per l'occasione i baffi (una svolta mica da poco), dimenticandosi però come sempre di prendere lezioni di recitazione, e poi l'alto tasso di scene di corse al volante ce lo consegna come 'il poliziottesco degli inseguimenti' per eccellenza. Wikipedia sostiene che durante le riprese vennero distrutte sei volanti della polizia, ma il numero sembra piuttosto esiguo rispetto a ciò che riesce ad accadere nei cento minuti di questa pellicola; praticamente è un continuo ribaltarsi di automobili, sbandare in curva, sfrecciare e sgommare di piloti esperti e spregiudicati. Si saranno certo divertiti gli stuntmen, ma il pubblico dopo un po' comincia ragionevolmente a sbadigliare: va bene il ritmo, ma anche la varietà vorrebbe la sua parte. L'intreccio è comunque il solito: i cattivi ed i buoni in una sfida all'ultimo sangue, perchè la vita odierna - tesi di base del poliziesco all'italiana - è crudele ed ingiusta, e va raddrizzata solamente con la violenza. Oltre a Merli nel cast compaiono Glauco Onorato, Angelo Infanti, Orazio Orlando e Lilli Carati; sceneggiatura di Aldo Capone, musiche di Stelvio Cipriani e fotografia di Riccardo Pallottini. 3/10.
Un poliziotto-acrobata, specializzato negli inseguimenti e nelle guide spericolate, viene infiltrato nella banda del nizzardo, bandito e asso del volante. Quando il poliziotto viene scoperto, non potrà che accettare di sfidare in una corsa il nizzardo...
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