Regia di Adolfo Conti vedi scheda film
Documentario sulla figura artistica e umana di Valerio Zurlini, protagonista della fortunata stagione fra gli anni Cinquanta e Settanta del nostro cinema e in seguito finito prematuramente nel dimenticatoio.
In un'ora di interviste con amici e collaboratori di Valerio Zurlini (1926-1982), immagini tratte dai suoi film e frasi scritte di suo pugno ricostruiamo la parabola artistica e umana del regista emiliano, autore di titoli rimasti impressi nell'immaginario popolare come Cronaca familiare, La ragazza con la valigia o La prima notte di quiete. Di Zurlini è rimasto poco: pochi i film da lui diretti (otto lungometraggi in oltre vent'anni di carriera), poche le apparizioni pubbliche, pochi i ricordi che gli sono stati tributati; ecco che il lavoro del documentarista Adolfo Conti assume così un valore ancora maggiore. Attraverso le parole di Enrico Medioli, Giorgio Albertazzi, Nicola Badalucco, Claudia Cardinale e altri personaggi che hanno conosciuto da vicino Zurlini, otteniamo uno sguardo privilegiato sul mondo del cineasta, specie su quegli ultimi anni vissuti nell'angoscia di non riuscire più a lavorare (il suo ultimo film, Il deserto dei tartari, è del 1976), con la convinzione di essere stato relegato ai margini del cinema nazionale. Il titolo Gli anni delle immagini perdute si riferisce proprio a tutti quei progetti che il Nostro non potè mettere in scena e che sono quindi rimasti inesorabilmente inespressi, confinati sulla carta, negli appunti del regista. 6/10.
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