Regia di Ivan Passer vedi scheda film
Il documentarismo è stata la base di partenza, almeno teorica, per buona parte della nová vlna (si pensi ai primi film di Forman), insieme alla letteratura ceca non conformista degli anni Cinquanta e Sessanta. In questo cortometraggio, si trovano contrapposti alcuni anziani, che parlano di calcio in un'osteria (mentre le loro coetanee di sesso femminile giocano a carte e cantano una nenia), in attesa di conoscere il risultato della loro squadra del cuore, il Boheminas di Praga (non l'inesistente Boemia di cui si parla nella scheda del film su questo sito), che sta giocando in questo noioso pomeriggio, e un giovane, che, incurante delle maldicenze su di lui, legge un libro e beve birra, tranquillamente seduto a un tavolo. Il giovane, agli occhi degli anziani avventori dell'osteria, ha il torto di ridere e leggere, anziché giocare al calcio, come avevano fatto loro ai tempi della giovinezza (uno dei due si vanta di essere stato un'ottima ala destra, ma si capisce che ha trovato il posto in squadra grazie alla morte in guerra di due titolari) ed il dissidio tra gli anziani e il giovane tocca il culmine quando il ragazzo paga il conto e si accende una sigaretta con una banconota da cinque corone, che l'oste ha rifiutato come mancia.
Poi, di ritorno dopo la partita, i tifosi del Bohemians annunciano la sconfitta, commentandola rabbiosamente: «dovrebbero andare in miniera, anziché giocare a pallone!». Uno degli anziani rimasti all'osteria, che si curava il mal di cuore con una polverina ingurgitata insieme alla birra, muore, mentre l'ex ala destra segue una bella signora che si inoltra in campagna, passando in mezzo a due cavalli bianchi.
Peccato che la fine della primavera praghese abbia costretto uno dei talenti più puri della nová vlna ad emigrare in America, dopo avere dato, con Illuminazione intima, uno dei film più significativi di quel movimento artistico.
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