Regia di Ivan Passer vedi scheda film
E' un piccolo interessante film, dove non accade proprio niente di particolare, perché altrimenti non parlerebbe di un "pomeriggio noioso". Il regista mostra alcuni momenti di un giorno qualunque in un bar qualunque di Praga, dove alcuni vecchi ciondolano bevendo una birra e chiacchierando tra loro e col barista di argomenti indifferenti, specie di calcio, dando però loro un'importanza che non hanno. Parlano anche male dei giovani, inconcludenti e saccenti, e forse a ragione, ma in fondo le loro vite non sono molto migliori delle loro. Non più almeno. La sensazione di inutilità e di noia è comunicata con piccoli accenni sussurrati, senza sbattare in faccia il concetto, caratteristica che forse è la più interessante del film. Immersi in questa palude si sogna un improbabile riscatto, una impossibile fuga con una bella donna verso un futuro vago e astratto, che in realtà non esiste.
E' un film che riesce a graffiare e a comunicare il senso di noia e di inutilità che gravava sulle persone alla vigilia della Primavera di Praga, quando comunque l'ordinamento politico doveva dare a molti un senso di soffocamento e di castrazione. In fondo, però, quei vecchi al bar possono essere quelli di altre epoche e di altre città, immersi nella stessa stagnante palude.
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