Regia di Carlo Mazzacurati vedi scheda film
Il senso del Cuamm (Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari) è tutto lì, nella preposizione semplice “con” chiamata a unire le parole “medici” e “Africa”. Lo scopo dell’organizzazione, presente nel Continente Nero da oltre 60 anni, è appunto la promozione di una sinergia con le istituzioni sanitarie e scolastiche in loco, al fine di aiutare l’Africa a camminare con le sue gambe nel curare malattie come colera e Aids che, in Occidente, sono ormai memorie sbiadite. Carlo Mazzacurati osserva, metabolizza e restituisce il mondo intorno e dentro il Cuamm, raccontando piccole storie di uomini e donne che, insieme, compongono il mosaico dell’assistenza. Dal punto di partenza a quello di approdo dei volontari, dall’Università degli Studi di Padova a quella del Mozambico, il regista viaggia e impara in progress seguendo un metodo narrativo in tempo reale e a più voci. Le fotografie in bianco/nero accompagnano la Storia dell’organizzazione, intrecciandosi felicemente con la messa in scena documentaria illuminata dall’esattezza fotografica di Luca Bigazzi. Alle musiche si sostituiscono le testimonianze restituite in dialoghi frontali, ognuno dei quali è un punto di vista prospetticamente complementare agli altri e, dunque, capace di fornire nuove chiavi di lettura della questione missionaria. Sebbene il quadro macro organizzativo del Cuamm non sia sempre restituito con chiarezza, Medici con l’Africa è capace di affrontare la sua urgenza tematica senza romanticismo né retorica, ma con la serena semplicità di uno sguardo necessario
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