Regia di Kirill Serebrennikov vedi scheda film
REDRUM 769
Izmena è come se fosse una sorta di Vertigo dallo sguardo dumontiano: nel film di Kirill Serebrennikov, l'ambiente raffigura l'emozioni dei personaggi; è lo specchio (scuro) dello stato d'animo dei protagonisti; l'esterno è un riflesso di ciò che accade all'interno. Il lungometraggio del regista russo, è un film sulla trascendenza dei sentimenti umani, nonché un'opera metafisica sulle conseguenze relazionali; non è propriamente una storia d'amore, in quanto risulta essere, precisamente, una storia di morte, poiché, quest'ultima, è la sola che può eternizzare l'amore, mandandolo in un metafisico, atemporale e sentimentale loop, rendendolo, appunto, immortale, terribilmente immortale. Izmena è un lavoro disorientante e cinico, algido ed oscuro, insopportabile e conturbante.
Insomma, sintetizzando ciò che è stato scritto nelle righe cui sopra, Izmena è un metafisico tour emozionale nello spirito apocalittico ed effimero dei rapporti amorosi.
Izmena piuttosto che essere un "film-cervello", risulta essere un "film-anima".
-
Voto: 7,5/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta